Programma
Amministrativo: INDICE
Premessa:
CAPITOLO 1: LA COSTITUZIONE
CAPITOLO 2 :
RUOLO DEL CONSIGLIO COMUNALE
CAPITOLO 3 : ENTI LOCALI
CONTRO LA CRISI
CAPITOLO 4 : MORALITA’ E
TRASPARENZA
CAPITOLO 5 : SPORTELLO PER
I CITTADINI - ASCOLTO DEI CITTADINI
CAPITOLO 6: LOTTA AI COSTI IMPROPRI DELLA POLITICA
CAPITOLO 7 : BILANCIO PARTECIPATO
7:01 - Bilancio Sociale
7: 02 -Bilancio di genere
CAPITOLO 8 : FORMAZIONE
DEL BILANCIO COMUNALE
8:1- Contrasto
all’evasione fiscale
8: 2 -Riduzione della spesa corrente con precisi indirizzi politici
operando su:
8:3 - Risorse umane.
8:4- conto capitale del bilancio.
CAPITOLO 9 : BENI PUBBLICI
E LOTTA ALLE PRIVATIZZAZIONI DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI,
9:1 POLITICHE DI SVILUPPO ECOCOMPATIBILI
E CLIMA
9:2
politiche di sviluppo ecocompatibili e clima.
9:3- protezione dell’ambiente e bio-diversità.
CAPITOLO 10: AGRICOLTURA
CAPITOLO 11 : I BORGHI – GUDO E
BUCCINASCO CASTELLO – SONO BENI CULTURALI
CAPITOLO 12 NO AL NUCLEARE, SI ALLE ENERGIE
CAPITOLO
13 : URBANISTICA E PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE
CAPITOLO 14 : I PARCHI DI BUCCINASCO:
CAPITOLO 15 : GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI:
CAPITOLO 16 : UNA
NUOVA POLITICA ABITATIVA
;CAPITOLO17 CITTÀ ACCOGLIENTE E SICURA
17: 01 protezione civile
17 :02
sportello orientamento legale: “
17:03
accoglienza e immigrazione
CAPITOLO 18 Legalità e lotta alla
criminalità organizzata (‘ndrangheta)
CAPITOLO
19
:POLITICHE DI GENERE
CAPITOLO
20 : FAMIGLIA
CAPITOLO
21 DIRITTI DI
CITTADINANZA SOCIALE PER UN NUOVO WELFARE
CAPITOLO 22 :Anziani:
22:
01- centro civico anziani Buccinasco (ccab)
22:
02- orti comunali
22: 03 – sportelo anziani- spesa dell’anziano
22: 04- servizi domiciliari
22: 05- continuità assistenziale.
22:06- valorizzare
il centro diurno integrato per anziani.
22:07- istituzione del tutor anziani
22:08- istituzione elenco badanti
22: 9- luogo della salute e del benessere
22: 10 – ginnastica dolce:
22: 11 - disabili
CAPITOLO 23 :Farmacie
Comunali
CAPITOLO 24 :MONDO
GIOVANILE
24: 01 Contrasto alle dipendenze.
CAPITOLO 25 :Sport
CAPITOLO 26 : ISTRUZIONE E
DIRITTO ALLO STUDIO
CAPITOLO 27 : CULTURA
CAPITOLO 28 : ASSOCIAZIONI
CAPITOLO 29 : LAVORO E OCCUPAZIONE
CAPITOLO 30 :COMMERCIO E ARTIGIANATO attività
produttive
CAPITOLO 31: TRASPORTI E MOBILITA’
CAPITOLO 32 : BUCCINASCO CITTA’ PER LA PACE
.
Programma Amministrativo
Del Candidato Sindaco Carlo
Benedetti
Premessa:
Le elezioni amministrative comunali a Buccinasco si
svolgono in un contesto politico e sociale nazionale nel quale sono sempre
maggiori le difficoltà, soprattutto economiche, delle cittadine e dei cittadini
e alle quali la nuova amministrazione Comunale dovrà rispondere.
A tutto ciò si aggiunge anche la problematica
derivante dalla critica situazione internazionale per quanto riguarda
l’accoglienza dei rifugiati e dei profughi alla quale il comune di Buccinasco
ha già dato parziale risposta con l’accoglienza per i minori non accompagnati.
“Buccinasco Beni Comuni” fa della partecipazione
promossa dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, il
proprio riferimento. Nell’applicazione dei suoi articoli, vi è la strada
democratica della nonviolenza attiva che si fonda sulla democrazia reale e la
partecipazione dei cittadini, per lo sviluppo economico del nostro comune e per
il superamento delle diseguaglianze; affinché i valori dell’antifascismo,
insieme al ripudio di ogni forma di razzismo e discriminazione, siano parte
costitutiva e attiva dell’Amministrazione Comunale.
Vogliamo che il Comune trasmetta alle cittadine e ai
cittadini un senso di fiducia, serietà, professionalità, gentilezza e
soprattutto essergli di supporto in tutte le fasi della sua vita: il programma
è quindi articolato per creare UN NUOVO WELFARE DI COMUNITA’.
Queste aspirazioni si inquadrano e si sposano con
altri temi non secondari come quelli di DEMOCRAZIA, MORALITA’,
TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, Difesa dell’AMBIENTE e dei BENI COMUNI a partire
dall’ACQUA.
Allo stesso modo la nostra
attenzione si focalizza sui temi della condizione dei giovani a partire
dall’offerta e dai servizi che il comune può e deve fornire in ambito
scolastico.
Il presente programma si pone come
argine alla crisi economica con l’impegno di essere dissenzienti verso quelle
politiche governative che penalizzano lo stato sociale e che tendono a
compromettere il nostro territorio e in particolare il parco agricolo Sud.
Un territorio, quello di Buccinasco, che deve essere tutelato e
valorizzato in tutti i suoi aspetti paesaggistici e deve essere reso
completamente fruibile per tutti ed in particolare per le persone disabili.
Con particolare attenzione il
programma è rivolto alle persone disabili per le quali ci assumiamo l’impegno
di creare una città accessibile senza barriere architettoniche e attraverso servizi
che garantiscano realmente le pari opportunità.
Un tema, quello delle pari
opportunità, che avrà la sua positiva ricaduta per quanto riguarda i diritti
delle donne assumendo come impegno la massima collaborazione e sostegno ai
centri di ascolto e di tutela come nel caso del centro antiviolenza.
“C’è un tempo per lasciare che le
cose accadano
e un tempo per far sì che le cose avvengano”
Benedetti Carlo
PER UN NUOVO RUOLO DEL COMUNE COME ENTE DI
PROSSIMITA’ A FAVORE DEI CITTADINI, A PARTIRE DAI PIU’ DEBOLI, E COME FATTORE
ATTIVO DI DEMOCRAZIA E DI PARTECIPAZIONE.
CAPITOLO 1
LA
COSTITUZIONE
Nell’applicazione
dei suoi articoli, vi è la strada democratica della nonviolenza attiva che si
fonda sulla democrazia reale e la partecipazione dei cittadini, per lo sviluppo
economico del nostro comune e del superamento delle diseguaglianze. La lista Buccinasco
Beni Comuni si impegna affinché i valori dell’antifascismo, insieme
al ripudio di ogni forma di razzismo e discriminazione di ogni genere, siano
parte costitutiva e attiva dell’Amministrazione Comunale.
Riteniamo
pregevoli le iniziative dell’ANPI di Buccinasco della organizzazione di
concorsi nelle scuole sui temi che riguardano gli articoli della Costituzione.
Condividiamo senza riserve l’affermazione che la Costituzione è un patrimonio
sociale che deve essere compreso e valorizzato partendo dalle giovani età dei
nostri concittadini e delle nostre concittadine. Sarà per noi un privilegio
continuare a sostenere e valorizzare ulteriormente queste iniziative dell’ANPI
per fare conoscere la Costituzione nel mondo scolastico
CAPITOLO 2
RUOLO DEL CONSIGLIO
COMUNALE
Lo
svuotamento del ruolo di controllo dei Consigli Comunali, la scomparsa delle
Provincie a favore di enti di secondo livello non eletti dal popolo sovrano, la
nascita delle Città Metropolitane in modo caotico e prive di risorse
economiche, sono parte di una politica di svuotamento della partecipazione
democratica.
Si è
innestato negli ultimi anni un progressivo svuotamento delle funzioni, dei
compiti e dei ruoli dei consigli comunali a favore del potere ormai
monocratico del Sindaco e delle Giunte, i Consigli
Comunali sono ormai ridotti ad organi con una pura funzione consultiva.
In
particolare chiediamo sia rilanciata la centralità del ruolo politico del
CONSIGLIO COMUNALE, definendo l’impegno alla sua convocazione preventiva
su tutte le materie urbanistico-territoriali, ambientali, sociali e della
mobilità, anche al di la delle strette competenze previste dalle
normative, per poter svolgere effettivamente un ruolo di indirizzo programmatorio
e di controllo sulla attività dell’ente.
CAPITOLO 3
ENTI LOCALI CONTRO LA CRISI
Il Governo, con le manovre finanziarie, caratterizzate dai tagli
economici che penalizzano l’ente pubblico locale, ha scaricato sui Comuni i
costi della crisi, individuando le istituzioni locali come luogo per attaccare
i più deboli ed i loro diritti sociali e democratici. Noi
sosteniamo che non sia vero che non ci siano i soldi. I soldi ci sono, basta
prenderli da chi ne ha troppi (le banche, i grandi capitali finanziari, le pensioni
d'oro) ed utilizzarli per finanziare le politiche pubbliche e sociali.
Abbiamo
più volte sostenuto come negli ultimi anni la portata della crisi economica
abbia determinato un arretramento, senza precedenti nella storia, rispetto alle
conquiste sociali date fin qui per scontate. Un arretramento violento che ha
riportato il mondo, l’Europa e l’Italia, a confrontarsi con: licenziamenti di
massa; aumento della precarizzazione e dell’esclusione da ogni diritto; aumento
vertiginoso della cassa integrazione e della disoccupazione; crescita della
povertà in fasce sempre più diffuse della popolazione.
E’ perciò
fondamentale che nella piattaforma programmatica per il governo del Comune
siano fissati punti chiari che vadano nella ottica di impegnare l’ente locale
ad assumere misure universali di contrasto alla povertà.
L’ente locale deve quindi farsi promotore insieme ad
altri comuni, alle Associazioni e al sindacato nella costruzione di una vertenza dando a
questo obiettivo il valore strategico di un primo passo, sul terreno del
welfare locale che preveda:
-
istituzione di fondi di solidarietà per i lavoratori in
cassa integrazione finalizzati all’anticipazione delle spettanze attraverso dei
prestiti “d’onore” coinvolgendo nello specifico le “banche etiche”
-
nessun aumento delle tariffe dei servizi per le famiglie
monoreddito con un reddito ISEE inferiore a 15.000 l’anno;
-
difesa del potere d’acquisto dei redditi più bassi,
favorendo l’iniziativa dei GAS (Gruppi d’acquisto solidali) e dei GAP (Gruppi
di acquisto popolare) contro il caro vita per i generi di largo e generale
consumo, favorendo i mercati su aree pubbliche, concordando con i produttori
iniziative promozionali di vendita diretta in un’ottica di accorciamento della
filiera di distribuzione.
CAPITOLO 4
MORALITA’ E TRASPARENZA
Ci
troviamo in una fase storica in cui si assiste ad una
moltiplicazione di episodi di corruzione di amministratori e di esponenti
politici e di cattivo utilizzo del denaro pubblico derivanti da un perverso
rapporto fra politica e affari. Una delle premesse per una buona
amministrazione deve essere quella di scegliere amministratori che non abbiano
interessi diretti nel comune in cui amministrano oltre al fatto di riproporre
con urgenza la moralizzazione della vita pubblica.
Ecco perché
riteniamo come discriminante per la nostra lista, l’adozione di un
codice etico da parte di ogni candidato, basato su alcuni principi a
tutela della moralità pubblica:
-
assenza, all’atto della candidatura, di condanne penali
anche di 1° grado e di rinvio a giudizio per reati non d’opinione;
-
impegno alle dimissioni dall’incarico istituzionale
(consigliere – assessore), in caso di rinvio a giudizio per reati non di
opinione;
-
impegno a evitare, nell’ambito della propria attività
istituzionale, ogni possibile conflitto d’interessi;
-
assenza di interessi imprenditoriali che in qualche modo
possano intrecciarsi con l’amministrazione pubblica
CAPITOLO 5
SPORTELLO PER I CITTADINI - ASCOLTO DEI CITTADINI
Spesso i
cittadini, in alcuni casi anche in maniera ingiustificata, si lamentano del
fatto di non ricevere adeguate risposte da parte dell’ente in merito a problemi
che vengono esposti. Il nostro
obbiettivo sarà quello, per cui il Comune, in tutte le sue articolazioni, sia
per la parte politica che per quella amministrativa, dovrà trasmettere alle
cittadine e ai cittadini, un senso di fiducia, serietà, professionalità,
gentilezza e soprattutto di essere di supporto al cittadino in tutte le fasi
della vita, con l’obbiettivo di consolidare una rete di sistema per la
coesione sociale favorendo percorsi di accompagnamento alla costruzione di
progetti di vita.
Ci
impegniamo quindi a:
·
istituire uno sportello di informazioni per il
cittadino e un numero verde telefonico il cui scopo sarà quello di fornire
tutte le informazioni utili che riguardano le pratiche amministrative
- creare un punto di contatto per rispondere ad una tendenza generale delle amministrazioni
pubbliche di separare, la dove è possibile, il luogo del lavoro
amministrativo politico da quello di servizio allo sportello “front
office“.
Attualmente i servizi di sportello sono dislocati principalmente su tre
piani: piano terra servizi demografici; primo piano servizi alla
persona; secondo piano sevizi di polizia municipale, in questi sportelli
si concentrano ogni giorno molti cittadini i quali non trovano spesso un
adeguato luogo di accoglienza per l’attesa.
Vogliamo
riorganizzare questi servizi di sportello in una realtà a piano terra in cui si
potrebbero anche aggiungere sportelli come quelli del CAF, del lavoro o altri
sportelli di carattere settoriale come quello dei disabili o lo sportello
anziani (già attivo presso l’edificio della sala consiliare). A questo si
potrebbe anche aggiungere un supporto informatico per i cittadini in
considerazione che molte delle pratiche burocratiche amministrative è possibile
farle per via informatica. Quello del supporto alla compilazione informatica
delle pratiche amministrative è un problema sentito da molti cittadini che non
hanno una adeguata dimestichezza o praticità con il computer, questo
sportello potrebbe anche essere una opportunità per affidare a dei giovani la
gestione
- impegnare gli eletti a confrontarsi e ascoltare
i cittadini durante tutto il mandato amministrativo attraverso
l’istituzione di “giornate di ascolto” in cui confrontarsi con la
comunità. Riteniamo sbagliato il metodo di delega che comporta l’ascolto
dei cittadini solo in campagna elettorale
CAPITOLO 6
LOTTA AI COSTI IMPROPRI DELLA POLITICA
In questo
quadro appare demagogica e inefficace la propagandata sforbiciata ai costi
della politica a livello di enti locali. Non è certo credibile un
Governo che in nome del rigore taglia gli spiccioli dei compensi dei
Consiglieri comunali, ma non interviene efficacemente per quello che riguarda i
costi di gestione dei rami del parlamento. Tuttavia nel nostro piccolo devono
essere ridimensionate tutte quelle attività che hanno solo lo scopo di
gratificare demagogicamente l’azione del politico.
CAPITOLO 7
BILANCIO PARTECIPATO
7.01 - Bilancio Sociale
Si tratta,
in realtà, di rafforzare oltre che la partecipazione anche i meccanismi di
trasparenza. In particolare sostenere pratiche e strumenti di partecipazione
diretta dei cittadini ad assemblee democratiche che definiscano le priorità di
bilancio sulla base del censimento dei bisogni territoriali ed al fatto che
tutti i processi di riqualificazione urbana e rilancio territoriale possono
avvenire solo garantendo la trasparenza dei procedimenti e l’effettività dei
controlli sull’azione dell’Amministrazione Comunale.
In
concreto poniamo al centro delle nostra piattaforma programmatica:
-
l’impegno del Comune a realizzare il bilancio sociale
dotandosi di strumenti permanenti di comunicazione con i cittadini;
-
la destinazione di una percentuale delle risorse del bilancio
a forme di sperimentazione del bilancio partecipativo;
-
la costruzione di laboratori di quartiere per permettere
l’informazione e la partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche e che
diffondano informazioni sui risultati e i processi di sviluppo delle politiche
pubbliche.
7.02 Bilancio di genere
Documento di bilancio che analizza
e valuta in un’ottica di genere gli impegni economico-finanziari del Comune.
Mette in evidenza le scelte politiche del Comune stesso rispetto alle donne e
agli uomini.
Esistono differenze tra donne e
uomini per quanto riguarda le esigenze, le condizioni, le opportunità di vita,
di lavoro e di partecipazione alle decisioni, per cui le politiche pubbliche,
indifferenziate, incidono diversamente su donne e uomini senza che nessuno/a
prenda coscienza di tali fenomeni. Il bilancio di genere, proprio perché impone
un’analisi preventiva della composizione della popolazione e delle differenti
esigenze nella domanda di servizi, consente di adeguare l’offerta, rendendo l’azione
di governo più efficiente, e soprattutto più efficace in termini di risposta ai
bisogni effettivi.
CAPITOLO 8
FORMAZIONE DEL BILANCIO COMUNALE
8.1 Contrasto
all’evasione fiscale. Il Comune,
con forme di coinvolgimento partecipato, può implementare azioni di contrasto
all’evasione fiscale trasmettendo all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di
finanza apposite “segnalazioni qualificate”, mediante l’utilizzo di appositi
canali telematici, costituite da informazioni – non solo anagrafiche, ma anche
riguardanti atti e negozi sospetti – relative ai soggetti per i quali sono
rilevati e segnalati fatti che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni
logiche, comportamenti evasivi ed elusivi.
8.2
Riduzione della spesa corrente con precisi indirizzi politici operando su:
·
Eliminazione
delle inefficienze nella gestione degli immobili comunali e delle risorse
energetiche.
·
Riduzione di convegni,
seminari, eventi, feste, contributi, ecc. non strettamente necessari.
·
Valorizzazione delle competenze delle risorse interne
riducendo di conseguenza gli incarichi professionali affidati all’esterno
quando questo non penalizzi il funzionamento della macchina comunale e la
realizzazione delle opere programmate.
8.3
Risorse umane. In quest’ ottica, va posta una grande attenzione
alla macchina amministrativa dell’ente. Vanno valorizzati i pubblici
dipendenti, salvaguardando la dignità e i diritti dei lavoratori.
8,4 Conto
capitale del bilancio. Per questa
parte del bilancio ci impegniamo a non imboccare la strada che crea un circolo
vizioso legato al concetto “maggiori edificazioni equivalgono a maggiori
entrate per le opere pubbliche”. Questa logica perversa comporta: dissipamento
del territorio, aumento della popolazione con aumento delle richieste di
servizi.
CAPITOLO 9
BENI PUBBLICI E LOTTA ALLE PRIVATIZZAZIONI DEI
SERVIZI PUBBLICI LOCALI, GESTIONE INTEGRALMENTE PUBBLICA DEL CICLO
DELL’ ACQUA.
Ci impegniamo ad adottare tutti gli strumenti normativi ed
amministrativi ammessi per conseguire gestioni interamente e propriamente
pubbliche dei servizi pubblici locali difendendo quindi in tutti i modi
possibili quanto è affermato nell’art.8 comma 15 dello Statuto comunale: “Il Comune
riconosce l’accesso all’acqua come diritto universale, indivisibile e
inalienabile e lo status dell’acqua come bene pubblico; il Comune afferma che
tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal
sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una riserva da utilizzare secondo
criteri di solidarietà; il Comune afferma il principio della proprietà e
gestione pubblica del servizio idrico integrato”.
I principi
guida nella gestione dei servizi idrici integrato non possono prescindere, come
già specificato, dalla difesa del carattere pubblico della proprietà e della
gestione delle reti e dell’erogazione del servizio, ci impegniamo inoltre
a perseguire il risanamento dei corpi idrici, con il conseguente miglioramento
dello stato delle acque. Ci
impegniamo a
istituire un piano di monitoraggio delle cave, delle rogge e fontanili
considerandoli “patrimonio ambientale per il nostro comune”.
9.1 POLITICHE DI SVILUPPO
ECOCOMPATIBILI E CLIMA Nella conferenza di Parigi
sul clima “COP21” il governo italiano ha sottoscritto impegni per
contenere l’aumento della temperatura media del pianeta di 1,5 °C. Purtroppo i
livelli di emissioni continuano a crescere, anche in Italia. Se
abbiamo a cuore “la casa comune” e la vita di tutti gli esseri futuri non
abbiamo più tempo, perché l’URGENZA si sta trasformando in EMERGENZA.
Cosa ci
impegniamo a realizzare:
·
SVILUPPARE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE:
o
migliorando il collegamento del trasporto pubblico da e per
Milano e con comuni limitrofi
o
rendendo accessibili a tutti biciclette e auto a noleggio
o
riducendo la velocità degli autoveicoli all’interno del
territorio comunale garantendo così minori emissioni e maggior sicurezza per
pedoni e ciclisti
o
favorendo l’auto elettrica con installazione di colonnine per la
ricarica
·
RIDURRE IL CONSUMO DI ENERGIA
o
incentivando la riqualificazione energetica delle case
o
incentivando la produzione di energia alternativa con pannelli
solari e fotovoltaici
o
diventando soggetto
facilitatore per i privati ed i condomini, tramite la creazione dello Sportello Energia ed in rete con altri
soggetti del territorio (imprese/ESCo: edilizia, impianti, servizi energia,
ecc.) affinché possa essere garantito il necessario supporto ai
cittadini/amministratori condominiali, imprese. ecc.,
o
MIGLIORARE LA QUALITA’
DELL’ARIA
attraverso un piano di risanamento che deve indicare le azioni da intraprendere
per concorrere a migliorare su scala locale la qualità dell’aria a partire da
alcune scelte significative in coerenza con gli obiettivi nazionali di
riduzione delle emissioni sottoscritti dall’Italia in accordi internazionali o derivanti dalla - normativa
comunitaria;
9.2
Protezione dell’ambiente e bio-diversità. Il territorio del nostro
comune costituisce un patrimonio unico per ricchezza di habitat e biodiversità.
Tale ricchezza, già tutelata con l’istituzione dei Parchi esistenti, va
accresciuta mediante presenze di carattere culturale e didattico come ad
esempio l’orto botanico
CAPITOLO
10
AGRICOLTURA
Siamo consapevoli del fatto che,
il primo e più costruttivo contributo alla salvaguardia del nostro patrimonio
ambientale (il Parco Agricolo Sud Milano) venga assolto dai primari attori del
presidio sul territorio: gli agricoltori.
Il loro ruolo sul nostro
territorio non può e non deve essere considerato, infatti, solo come ruolo
produttivo o ricreativo nelle attività che spontaneamente organizzano nelle
loro cascine. Durante tutto l’anno puliscono le nostre rogge, sono di fatto
presidio nelle aree più periferiche, del nostro Comune (Buccinasco Castello e
Gudo Gambaredo), diventando punti di riferimento per i nostri concittadini che
lì risiedono, creando in taluni casi anche “presidi di socialità” in quelle
realtà marginali ma non meno importanti della nostra Città.
Perciò
bisogna ragionare seriamente su un modello agricolo che sia in grado di
rappresentare un’alternativa alla speculazione edilizia, nonché alla
disoccupazione, all‘ emarginazione sociale, all’ abbandono delle zone interne,
alla povertà crescente, che ponga con forza la questione della qualità dei
prodotti, legata al lavoro, alla tipicità, alla territorialità e alla
tracciabilità.
Dobbiamo porci l’obiettivo di
mettere in rete l’esistente filiera produttiva al fine di fare “marketing
territoriale”, recuperando la cultura agricola che ci appartiene e legandola al
nostro territorio, proponendoci l’ambizioso progetto di trasformare Buccinasco
in un “Borgo dei Saperi e dei Sapori”, partendo dal recupero dell’antica
tradizione culinaria locale e delle arti e mestieri ad essa annessa e connessa.
Devono
essere incrementate le attività artigianali tradizionali, incentivando le
produzioni locali e l’occupazione, favorendone la gestione
attraverso attività eco compatibili (ad es.: agricoltura biologica,
recupero del patrimonio naturale ed architettonico locale, educazione
ambientale, educazione al gusto, agricoltura sociale).
Il Comune
di concerto con le organizzazioni professionali agricole, i sindacati, le
associazioni ambientaliste e dei consumatori dovrà valorizzare l’attuale
mercatino agricolo che si svolge ogni seconda domenica del mese favorendo la
vendita diretta di prodotti agricoli legati al territorio, accorciando la
filiera con incremento di reddito per i produttori e risparmio
economico e aumento della qualità per i consumatori.
Inoltre il
Comune dovrà:
·
dichiarare il territorio agricolo libero da
O.G.M
·
formulare nel PGT strumenti urbanistici di settore, cioè
Piani delle attività commerciali e norme specifiche per il piccolo commercio;
·
sostenere e iniziative del commercio equo e solidale gestito
da organismi o soggetti senza fine di lucro, riconosciuti formalmente;
CAPITOLO 11
I BORGHI – GUDO E BUCCINASCO CASTELLO – SONO BENI
CULTURALI
I Borghi
agricoli rappresentano una caratteristica fondamentale del nostro territorio.
Per questo in ogni ipotesi di intervento deve prevalere incondizionatamente la
scelta che preveda per queste realtà solo vocazioni compatibili e in linea con
i vincoli del Parco Sud. Cioè è possibile prevedere un recupero dell’esistente,
con le stesse caratteristiche architettoniche, ma non lo stravolgimento
urbanistico di qualsiasi tipo. Anche nell’ipotesi di recuperi a scopi
residenziali, si dovrà essere molti precisi e chiari con le persone che vi
andranno ad abitare, ovvero che non saranno previste un certo tipo di
infrastrutture invasive: centri commerciali, centri ricettivi di grande
richiamo.
Le nostre
cascine dovranno contribuire alla integrazione tra il sistema culturale e
paesaggistico del nostro territorio ed il loro sistema socioeconomico e
territoriale, contribuendo alla progettazione della rete ecologica complessiva
ed alla tutela dei centri storici dei comuni. In particolare il Comune di
Buccinasco dovrà considerare i Borghi di Gudo e Buccinasco Castello assieme
alle cascine come dei Beni Culturali che rappresentano la storia del 900. Il
comune dovrà favorire le cascine a proporre attività ludiche per le scuole e
valutare eventuali interventi di sviluppo economici legati a iniziative di
agriturismo.
Riteniamo
fondamentale inoltre per il nostro territorio i recuperi “ad uso collettivo”
dei laghi Santa Maria e Pastorini veri gioielli ambientali della nostra zona.
Ci impegniamo quindi a perseguire tutte le strade per stipulare una convenzione
con gli attuali proprietari che consenta alla cittadinanza di Buccinasco di
usufruire a pieno di questi angoli di territorio. In questa convenzione ci
impegniamo ad attrezzare una dependance ad uso “spiaggia accessibile”, con
bagno, fruibile per anziani e disabili. In estate, questo luogo può anche
essere utilizzato dal Grandangolo (progetto per disabili) per portare i
ragazzi a fare elioterapia.
CAPITOLO
12
NO AL NUCLEARE, SI ALLE ENERGIE ALTERNATIVE
Il Comune di Buccinasco sia dichiarato “Territorio
denuclearizzato” e questo per rispettare la volontà popolare emersa
dai referendum dove anche a Buccinasco il 95% dei cittadini aveva detto no al
Nucleare
CAPITOLO 13
URBANISTICA E
PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE
Il territorio, inteso come patrimonio di beni e risorse materiali e
immateriali deve essere tutelato e valorizzato. Dobbiamo
opporci con forza alla proposizione di modelli di sviluppo fondati sulla
speculazione territoriale, tanto in termini di urbanizzazione edificatoria
quanto di insediamenti produttivi inquinanti.
Fondamentale per il futuro delle città e dei territori è quello della
programmazione urbanistica.
Ci
impegniamo a salvaguardare gli aspetti positivi del PGT approvato dalla giunta
Maiorano e in cui pienamente ci riconosciamo e che abbiamo contribuito a
definire:
·
nessun consumo di suolo e nuove edificazioni previste solo
come recupero di aree dismesse
·
mantenimento della dotazione di standard attuale apri a 45mq
ad abitante
·
definizione di alte percentuali (fino al 40%) per edilizia
convenzionata e in housing sociale
·
definizione di cubature (1,5 mc a mq) che permettano
insediamenti numericamente accettabili dal tessuto urbano e sociale
·
impegno al non impiego degli oneri di urbanizzazione per
finanziare interventi in parte corrente del bilancio
Non
riteniamo accettabile la logica del “costruire
ad ogni costo” per incamerare oneri di urbanizzazione che vengono impiegati
per opere che in molti casi servono solamente a soddisfare l’ego di chi le
progetta. La urbanizzazione del territorio deve essere possibile solo se
“necessario” e “utile socialmente” non alterando in nessun modo lo sviluppo
armonico del territorio
Per
contrastare in maniera adeguata ed efficace la nefasta prassi dell’urbanistica
“contrattata”, vanno individuati adeguati strumenti finalizzati a restituire
significato agli strumenti di programmazione pubblica del territorio e dei suoi
usi e sfruttamento:
- una
precisa normativa sulle destinazioni d’uso dei suoli che definisca con
precisione e rigore quello che si può realizzare in un determinato comparto e
con quali modalità;
- una
altrettanto rigorosa e precisa definizione della parte più propriamente
normativa degli strumenti di programmazione del territorio;
- il
rigetto della prassi di ricorrere alla monetizzazione delle aree standard: per
ogni intervento urbanistico va garantita la cessione al Comune delle aree
standard dovute ameno che in situazioni particolari di intervento;
- il
rigetto della prassi di ricorrere allo scomputo degli oneri di urbanizzazione
che devono essere pagati al Comune evitando che i privati realizzino
direttamente le opere in scomputo oneri;
-
ci impegniamo a progettare uno sviluppo urbanistico equo e solidale che tenga
conto del bisogno della casa da parte dei meno abbienti e delle giovani coppie
permettendo l’accesso delle persone in situazione di svantaggio economico e
sociale a un contesto abitativo e sociale dignitoso;
- l
incentivare l’uso di tecnologie ecocompatibili capaci di migliorare la qualità
dell’abitare oltre che ridurre i consumi energetici, idrici, ecc.
Manutenzioni proprie del Comune Particolare attenzione va data alla manutenzione ordinaria del
territorio con una programmazione pluriennale degli interventi da realizzare in
merito al rifacimento di strade e marciapiedi. Sul tema dei piccoli interventi
di manutenzione dovrà essere previsto una revisione della pianta organica
prevedendo un incremento del personale addetto a tali lavori in modo che
l’onere manutentivo non sia affidato ad un solo operaio come attualmente
accade.
Riteniamo che la lista degli interventi da realizzare, definita in prima
istanza dagli uffici tecnici, debba essere sottoposta alla attenzione della
cittadinanza di Buccinasco motivando le scelte operate e le priorità decise. Particolare
attenzione va posta nella realizzazione degli interventi esecutivi a prevedere
la eliminazione completa di ogni barriera architettonica sia
nell’attraversamento delle strade che nell’utilizzo dei marciapiedi.
Quali opere / interventi vogliamo realizzare:
·
AREA FESTE
Durante
il nostro mandato vogliamo individuare un’area attrezzata, che non rechi
disturbo ai cittadini/e, da destinare a eventi di carattere pubblico
organizzati dal comune o da associazioni.
·
PARCO
DEI GIUSTI
Riteniamo
fondamentale che sia ridata dignità e funzionalità a questo luogo di
Buccinasco.
Deve tornare ad
essere il “luogo della memoria” di persone che con il loro operato hanno
tracciato e scritto momenti importanti per lo sviluppo della umanità.
Perché non
rimanga, come ora, un luogo senza futuro proponiamo che:
ü
sia ristabilito e migliorato
l’arredo urbano per rendere la piazza utilizzabile pienamente dalla popolazione
del quartiere e in generale da tutti i cittadini di Buccinasco
ü
sia ripiantumata dove necessario
l’area verde aggiornando le targhe commemorative oggi rovinate
ü
sia ristabilita una comunanza fra
questo luogo e la città di Buccinasco rivitalizzando la iniziativa della
“piazza dei giusti” riproponendo l’operato delle figure oggi commemorate alla
cittadinanza con particolare attenzione a propagandare l’operato delle stesse
all’interno delle scuole.
Nella
realizzazione di questa opera si dovrà prevedere la contemporanea
riqualificazione delle aree verdi del q.re Manzoni, attualmente, non al livello
degli standard qualitativi di altre aree verdi di Buccinasco.
· CASA DELLA CULTURA
Creare un centro polifunzionale che permetta l’aggregazione del tessuto
associativo e sia dotato di attrezzature in grado di soddisfare sia le esigenze
“alte” di attività culturale (cineforum; teatro; musica; convegni; mostre;
ecc.) che le esigenze di ritrovo “minime” per la popolazione (feste di
compleanno; riunioni di condominio).
A queste attività andrebbero aggiunti anche degli spazi per i
laboratori: pittura, pasta e sale, ceramica, dècoupage, ecc. (rendere lo spazio
fruibile per le attività hobbistiche in generale).
Creare un luogo adeguato per la promozione dei prodotti delle cascine
limitrofe dando a questo una continuità periodica.
In generale:
ü
dare spazio e visibilità alle risorse
soggettive e creative locali in campo artistico, culturale, tecnologico,
educativo e artigianale
ü
proporre ai cittadini opportunità di
partecipazione attiva e di protagonismo
ü
produrre opportunità di scambio e
contaminazione tra generazioni e culture diverse
ü
fornire supporti informativi e formativi che
favoriscano l'auto organizzazione su iniziative e progetti che nascono dal
territorio
ü
ospitare eventi, laboratori, spazi di
incontro, di ascolto di accoglienza culturale
ü
contribuire al recupero di identità
culturale territoriale
·
Area
di via Mantegna
L’area
pubblica era stata ceduta come area standard, dalla società immobiliare Chiara
a fronte della realizzazione del complesso denominato “Naviglio Grande”. La
convenzione, stipulata dal commissario straordinario nel 1994, obbligava la
proprietà alla manutenzione sia del verde pubblico che del parcheggio oltre
alla realizzazione di impianti attrezzati. In cambio l’immobiliare otteneva
l’uso dell’area per un periodo di trent’anni.
Visto la
situazione di degrado attuale e il suo non utilizzo ci impegniamo a rivedere la
convenzione relativamente all’utilizzo del area a parco pubblico. In questa
area proponiamo la realizzazione del 1° parco di Buccinasco completamente
dedicato ai bambini e bambine da 0 a 10 anni.
·
Arredo urbano
Particolare
attenzione va posto alla gestione dell’arredo urbano che integra la vivibilità
di una collettività, di una comunità. L'architettura contemporanea deve
rispondere all'esigenza di portare sulle facciate dei muri, negli androni dei
palazzi, nelle rotonde spartitraffico, alle fermate dei pullman e nei parchi,
qualcosa che rompa la bruttezza di un panorama a base di cemento; avere un
ambiente confortevole e accogliente aiuta alla socializzazione, un parco ben
attrezzato aiuta ad uscire fuori dalle quattro mura, rinaturalizzare gli ambienti
urbani aiuta a considerare il contatto
con il verde migliorando il benessere psico-fisico.
In una
piazza, in un parco o alla fermata di un pullman, avere un pergolato fiorito
cambia l'aspetto di quell'ambiente, insegne architettate in certo modo,
panchine fatte e situate in un certo modo danno l'idea della città in cui si
vive.
Ci sono
quartieri a Buccinasco poverissimi sia di “verde” che di un benché minimo
arredo; la vivibilità e la bellezza di una piazza, di un quartiere, di una
città, il decoro delle strutture dà l'idea della civiltà dell'ambiente in cui
si vive, di un certo grado di relazioni sociali.
Particolare
importanza va data al posizionamento di nuove rastrelliere, deposito
biciclette, soprattutto nelle aree dei mercati.
I QUARTIERI
Vuole essere un nostro preciso impegno riorganizzare la vita sociale ed
urbanistica dei quartieri del nostro comune in modo tale che tutti abbiano la
stessa dignità.
In questa ottica ci impegniamo a collaborare con l’associazione
Apertamente in modo che sia mantenuta la continuità dei progetti di
integrazione e soprattutto di vivibilità urbanistica del quartiere Terradeo.
CAPITOLO 14
I PARCHI DI BUCCINASCO:
Il nostro
Comune ha, per nostra fortuna, una considerevole quota territoriale circa il
50% del territorio comunale, vincolata alle norme di tutela del Parco Agricolo
Sud. E’ tra i pochi beni naturali rimasti nella cintura di Milano
e quindi per questo va tutelato con la massima attenzione e non lasciato alla
speculazione edilizia.
Buccinasco,
in tutto il Sud-ovest, vanta un patrimonio unico ed invidiato da tutti: il
verde pubblico. Abbiamo la bellezza di 46 mq di verde pro-capite, che si
traducono in ampi parchi e giardini, alberi ornamentali di pregio, un sistema
di rogge e canali ineguagliabili sul territorio. Non possiamo permettere che
questo nostro grande patrimonio verde venga semplicemente manutenuto. Dobbiamo
tutelarlo e valorizzarlo e renderlo fruibile da tutte e da tutti.
Noi ci
impegneremo a renderlo:
TOTALMENTE ABILE
o
Rimuovendo tutti gli ostacoli ancora rimasti per la
fruizione degli spazi verdi da parte dei nostri concittadini con ridotta
mobilità
o
Creando percorsi sensoriali nei parchi con lo scopo di far
godere di questa grande ricchezza tutte e tutti. Partendo da progetti già
operativi in altre realtà come ad esempio “Camminare a piedi nudi”
·
PER-CORRIBILE
o
Strutturando percorsi per il jogging, la camminata
amatoriale e la ginnastica spontanea che vadano oltre l’idea ormai antiquata
del “percorso vita”, rendendo più sicure ed avanzate le strutture già in
essere, riprogettandole insieme a chi le utilizza
o
"sentiero verde", completando la rete di percorsi
pedonali e ciclabili, che connetta il complesso degli spazi verdi, delle scuole
e centri sportivi.
·
A QUATTRO ZAMPE
o
Progettando insieme ai migliori amici dei nostri animali
domestici nuove idee di spazi ludici e di addestramento: non serve a nessuno
creare aree cani minuscole ed inutilizzate, sono necessari spazi concepiti per
una più moderna interazione uomo-animale, nel rispetto di bambini, donne,
uomini e non per ultimi degli animali stessi
·
“UNA PIAZZA VERDE”
o
Trasformando i parchi presenti praticamente in ogni
quartiere della Città in luoghi quotidiani di ritrovo: Buccinasco è sprovvista
di un vero e proprio centro storico ma può avere più centri verdi in cui
socializzare
o
Creando ambienti all’interno dei parchi attrezzati
per eventi non solo pubblici ma anche di privati cittadini.
CAPITOLO
15
GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI:
I
rifiuti sono un costo economico e ambientale, ma possono anche essere preziose
risorse. E' necessario continuare le politiche
di sensibilizzazione della
cittadinanza sul tema della riduzione della produzione dei rifiuti, ma è anche
indispensabile attuare nuovi sistemi che permettano di aumentare efficacemente la percentuale della
raccolta differenziata - stabile da anni a poco più del 50% - per contribuire
sostanzialmente al superamento della politica degli inceneritori. Pertanto
proponiamo di attivare, inizialmente in via sperimentale, la
tariffazione puntuale/volumetrica dei rifiuti tramite pesatura o calcolo
volumetrico, affinché ogni famiglia possa
pagare quanti rifiuti produce, essendo incentivata a ridurre la produzione dei
rifiuti grazie ad una gestione più corretta della raccolta.
Bisognerà inoltre favorire
quelle iniziative della filiera del riciclo e del riuso delle merci, sia con iniziative singole di sensibilizzazione, sia con iniziative più strutturate come Festival
del Baratto, da definire anche in
collaborazione con la Piattaforma Ecologica attrezzata per la raccolta
differenziata. Devono essere il perno per incentivare comportamenti
virtuosi atti a migliorare gli stili di vita delle persone.
Per rendere la città più pulita, eliminando
i disagi dovuti ai divieti di sosta al parcheggio delle auto durante la pulizia
delle strade, si dovrà completare la operazione già avviata di utilizzo di
mezzi con le lance a spruzzo evitando quindi lo spostamento delle auto durante
la pulizia.
CAPITOLO 16
UNA NUOVA POLITICA
ABITATIVA
Riteniamo
che in una situazione generale di difficoltà economica debba essere programmata
una nuova stagione per l’affermazione del diritto alla casa e il rilancio
dell’edilizia residenziale pubblica. Prendiamo atto del contesto di Buccinasco
in cui risiedono circa 11.000 nuclei familiari di cui soltanto 220
sono collocati in abitazioni con contratti di affitto fra le case comunali
e quelle ALER.
Una realtà
abitava con offerta di affitto che risulta fra le più basse di tutto il sud
ovest milanese: le ultime case in affitto sono state realizzate circa 10 anni
fa in via Bologna con l’amministrazione di centrosinistra. Mentre non si hanno
dati precisi per i contratti di affitto stipulati con privati o agenzie, questo
è dovuto al caos che regna sull’offerta abitativa in generale: in pratica
ognuno fa quello che gli pare compreso le offerte economiche di affitto. E’
quindi necessario avviare un censimento sul patrimonio immobiliare disponibile
per l’affitto.
Anche se,
il nostro comune ha un patrimonio di edilizia pubblica contenuto, ciò non vuol
dire che i problemi siano inesistenti, infatti , a seguito dei consistenti tagli
effettuati dal Governo Leghista della
Regione Lombardia sui contributi al sostegno all’affitto, la
ricaduta di questi tagli, si è ripercossa anche sulle famiglie di Buccinasco,
le quali si sono trovate in una
situazione di difficoltà e solo con l’intervento di fondi comunali è stato
evitato lo sfratto per diverse famiglie.
Il fatto
che a Buccinasco la stragrande maggioranza dei nuclei famigliari vive in
abitazioni di proprietà non vuol dire che non esistano problemi legati alle
procedure di sfratto. La crisi economica, la perdita di lavoro, innescano
meccanismi di difficoltà a pagare il mutuo o addirittura le spese condominiali
avviando procedure con decreto di ingiunzioni mettendo a rischio il diritto di
proprietà. In questo caso inoltre la situazione diventa drammatica in quanto
questi nuclei familiari non possono, essendo proprietari di case, accedere alla
domanda di edilizia residenziale pubblica (ERP).
Serve,
perciò, rilanciare con forza una nuova politica Comunale che privilegi un
patrimonio immobiliare (pubblico e privato) che soddisfi in prima istanza le
esigenze dei settori più deboli dal lato economico, riattivando la commissione
per gli affitti di edilizia privata con canone concordato.
La nostra
lista “Buccinasco Beni Comuni” ritiene che in materia di
politiche abitative la prossima amministrazione comunale debba operare una
svolta significativa per poter andare incontro alle legittime aspettative della
popolazione che percepiscono, correttamente, la casa quale un bisogno fondamentale e primario prima ancora che un semplice
diritto.
Riteniamo inoltre che Buccinasco debba privilegiare la costruzione di case per i giovani con prezzi
calmierati e in modalità di co-housing con l’obbiettivo che le nuove
generazioni non siano costrette ad andare in altri comuni.
Ci
impegniamo a:
·
Avviare le procedure di censimento
immobiliare al fine di conoscere le offerte di affitto per debellare il
fenomeno del mercato nero dell’affitto
·
Rafforzare il fondo comunale per
il sostegno all’affitto per sostenere le famiglie che hanno difficoltà a
corrispondere anche lo stesso canone sociale o moderato;
·
Promuovere iniziative sociali e umanitarie per offrire
una sistemazione ai senza tetto (pensiamo al Campo Sinti o a situazioni di
sfratti per il quali non è stato possibile avviare trattative);
·
Fare in modo che l’ufficio casa assuma le caratteristiche di un centro d’ascolto capace di fornire indicazioni
e sostegno anche legale per contrastare il mercato nero delle locazioni, ed
offrire possibili soluzioni ai soggetti sfrattati;
·
Farci promotori nei confronti dell’ALER affinché provveda in
tempi rapidi alla manutenzione degli edifici, di sua proprietà, presenti nel
comune di Buccinasco;
·
Prevedere nuove forme di housing sociale per incrementare
l’offerta di case in affitto;
·
Istituire, così come fatto da altri comuni della zona (es.:
Corsico e Cesano Boscone), una convenzione per permettere ai nuclei familiari
in cerca di abitazione in affitto di accedere alle liste di attesa gestite dal
comune di Milano;
·
Strumenti di Microcredito.
Tramite questo strumento, e previa stipula di un accordo tra il Comune e una
banca erogatrice, l’inquilino riceve un piccolo prestito per far fronte alle
spese quali l’anticipo o la cauzione per il nuovo contratto, ovvero per altre
spese correnti come quelle di trasloco o per far fronte, nel corso della durata
del contratto, a brevi episodi di morosità incolpevole. Il comune entro certi
limiti funge anche da garante in caso di insolvenza;
·
Istituire la “garanzia comunale all’affitto”: il
comune prenderà accordi con i proprietari che hanno appartamenti sfitti per
favorirne la locazione attraverso contratti a canoni moderati e sociali;
·
Istituire un Fondo di Garanzia per le morosità
incolpevoli. Con tale intervento si cerca di incentivare i proprietari a
sottoscrivere un contratto a canone concordato a fronte della garanzia di poter
rientrare della morosità incolpevole del conduttore. Le garanzie sono
costituite dall’impegno del comune a rifondere al proprietario, in caso di
morosità e di relativo sfratto del nucleo familiare, un numero massimo
concordato di mensilità arretrate. Il comune si rivarrà nei confronti del
conduttore concordando un piano lungo per il rientro dal debito;
CAPITOLO:
17
CITTÀ ACCOGLIENTE E SICURA
Il tema
della sicurezza è sicuramente uno degli argomenti più utilizzati dalla destra
populista che quotidianamente e ossessivamente, alimenta l’ideologia della
paura con motivazioni razziste e xenofobe
Il
problema della sicurezza dei cittadini va affrontato seriamente senza scorie e
demagogie elettorali. Si tratta di un problema drammatico che deve essere
valutato in tutta la sua portata e la sua serietà anche nel nostro comune.
La
libertà, l’uguaglianza, la salute, il lavoro, la coesione sociale, ecc, sono le
basi di partenza per dare sicurezza, diversamente se non garantite, la
sicurezza troverà sempre un terreno arrido nella sua crescita.
Vogliamo
che il nostro Comune si caratterizzi come un luogo di socialità, di costruzione
di relazioni e di legami sociali, che sono gli unici veri presidi per la
sicurezza dei cittadini e delle cittadine.
Dal
momento che, nonostante ognuno di noi lo desideri, è impossibile pensare che in
una città di oltre 27.000 abitanti come Buccinasco non esistano episodi di
criminalità come i furti, borseggi o truffe è chiaro che sono questi i fatti che fanno percepire una certa insicurezza. Inoltre si
aggiungono anche episodi di vandalismo ai danni dell’arredo urbano o dei
privati, di abbandono di rifiuti in varie parti della città sia da parte dei
privati che di piccole imprese, abusi edilizi e discariche grandi e piccole di
rifiuti pericolosi.
La
nostra polizia locale che sicuramente fa un buon lavoro di presidio, purtroppo
è da innumerevoli anni sottodimensionata e nonostante le varie amministrazioni
hanno fatto grandi promesse di integrazione dell’organico, poi nei fatti, il
problema esiste ancora oggi. E’ ormai non più rinviabile la scelta di provvedere ad
incrementare il corpo di polizia locale attraverso tutte le forme consentite
dalla legge
ALCUNE NOSTRE PROPOSTE:
-
ottimizzare l’organizzazione degli uffici dei Vigili Urbani
liberando i vigili da attività che
possono essere svolte da altri
-
promozione e valorizzazione di persone anziane ancora
desiderose di darsi da fare e disponibili per i servizi scolastici che
riguarda: attraversamento incroci, organizzazione di un servizio
d’accompagnamento a scuola degli studenti (Pedibus e bici bus), etc.
-
promozione di iniziative atte al coinvolgimento dei comuni
limitrofi ravvisando la necessità di
coordinare le varie forze dell’ordine, dove ognuno svolga le funzioni
specifiche senza dover sopperire alle altrui carenze (esempio i Carabinieri che
sostituiscono le attività della vigilanza urbana)
-
potenziare l’organico della Polizia Locale per riportarlo a
svolgere anche una delle sue funzioni originali “stare tra la gente”. Essere
lui l’amico e il confidente: davanti alle scuole per tutelare i nostri figli,
nei negozi per confrontarsi con l’esercente, nel monitoraggio degli spazi
pubblici, nel far rispettare le regole della buona educazione, insomma “IL
VIGILE DI QUARTIERE”.
-
Organizzare incontri pubblici con le forze dell’ordine sulle
prevenzione delle truffe in particolare per gli anziani
17.1 PROTEZIONE CIVILE
La Protezione Civile è una
realtà ormai consolidata nel pensiero e nella consapevolezza di ogni
cittadino/a. E’ un organo formato da uomini e mezzi in grado di svolgere
attività di Previsione, Prevenzione e Soccorso: dalle varie ipotesi di rischio,
al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria a
superare una situazione di emergenza.
Sono Cittadini e Cittadine
Volontari/e del Comune di Buccinasco che si impegnano con sacrificio e grande
senso civico per la difesa dei beni comuni ai quali va il nostro immenso
riconoscimento. Da ricordare l’ultima azione di grande solidarietà con
l’intervento diretto nelle zone terremotate del centro Italia portando due mezzi e dotazioni come una turbina manuale, pale da neve e impianto fari per le attività al
buio.
Ci impegniamo:
a sostenere la
Protezione Civile di Buccinasco prevedendo uno specifico capitolo di spesa nei
prossimi bilanci comunali a individuando un magazzino con maggiori capacità per
lo stoccaggio del materiale utilizzato nella loro attività
17.02 Sportello
Orientamento Legale: “Giustizia di prossimità”
E’ un servizio istituito
recentemente dal comune per fornire orientamento legale e rivolto a tutti i
cittadini di Buccinasco. Ha lo scopo di favorire, gratuitamente, l’accesso dei
cittadini alla giustizia, fornendo informazioni chiare e qualificate sia sulla
ricerca dell’avvocato che sui costi e tempi della giustizia. Ritenendolo un servizio eccellente ci
impegnano a mantenerlo.
17.03 ACCOGLIENZA E
IMMIGRAZIONE
Diciamo subito che non
partecipiamo a quello scontro che divide il mondo in buoni (gli italiani) e
cattivi (tutti gli altri). Riteniamo il tema immigrazione ed accoglienza
cruciale per lo sviluppo della Buccinasco del futuro. Bisogna dividere
innanzitutto la questione in due aspetti: la gestione e lo stimolo alla
reciproca conoscenza e allo sviluppo dell'intercultura con le persone immigrate
stabilmente a Buccinasco ed integrate nel tessuto territoriale; e le persone
alle quali deve essere data accoglienza in quanto profughi o minori non
accompagnati.Le due situazioni sono di grande importanza ma con tutta evidenza
molto diverse rispetto alle politiche pubbliche che si possono mettere in moto.
Per quanto riguarda i
cittadini immigrati residenti a Buccinasco, è evidente che una prima risposta
la si debba dare coinvolgendo le nuove generazioni, vero ponte interculturale
tra la società di accoglienza e le famiglie, e quindi supportando le scuole fin
dalla prima infanzia. E' in quell'ambito che si sviluppano i futuri
buccinaschesi e in quel contesto si possono sviluppare relazioni tra famiglie e
tessuto sociale cittadino che possono fornire le basi per una convivenza che dalla
tolleranza si trasformi in condivisione e conoscenza. Il tessuto sociale cittadino in questo processo può e deve fare
molto con il supporto dell'Amministrazione, promuovendo momenti di conoscenza
ed ambiti di incontro. L'Amministrazione ha già fornito alcune risposte
rispetto all'accoglienza dei minori non accompagnati, occorrerà però
strutturarla nel migliore dei modi nel rispetto delle indicazioni del ministero
degli interni.
CAPITOLO 18
Legalità e lotta
alla criminalità organizzata (‘ndrangheta)
La criminalità organizzata trova un terreno fertile
se il territorio non è presidiato, soprattutto se l’amministrazione comunale
non mette in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per contrastare
questo fenomeno che distrugge la legalità.
La condizione di illegalità mette in ginocchio la
rete del commercio e quella produttiva che si trovano a far fronte a
concorrenze sleali oltre a possibili ricatti vessatori. E’ su queste questioni
che dobbiamo investire risorse sia intellettuali che economiche se non vogliamo
ritrovarci a vivere in una città sotto il ricatto del malaffare.
Chiunque amministri in modo responsabile deve mettere
in atto tutte le azioni necessarie per porre argine e progressivamente
debellare questa presenza che umilia l’interesse di tutti e favorisce quello di
pochi.
Riteniamo
in questa ottica importante e degno di menzione l’adozione da parte della
amministrazione uscente del “Protocollo della Legalità” strumento innovativo
atto ad intervenire con procedure chiare e trasparenti sia sugli appalti
pubblici che privati.
Proponiamo:
·
Una commissione consiliare di controllo che possa monitorare
e controllare i cambi di proprietà delle aree, verificare una corretta
applicazione dei subappalti
- Di
coinvolgere tutti i soggetti politici locali per la costruzione di un
“Codice di autoregolamentazione” per la selezione delle candidature e per
garantire la massima trasparenza sugli eletti in Consiglio Comunale, sui
membri della Giunta Comunale e sui rappresentanti del Comune presso le
Società partecipate
- La
promozione di un coordinamento delle Amministrazioni dei Comuni del
“Sud-Ovest” per costruire una “rete contro le mafie”, promuovendo la
cultura della legalità, ma soprattutto concordando un programma di
controllo sulle modalità di attribuzione degli appalti, nonché sulle
imprese assegnatarie, con particolare riguardo al “movimento terra”
(questo aspetto supportato da quanto specificato nel Protocollo della
Legalità). Il coordinamento delle Amministrazioni dovrà coinvolgere nelle
attività anche gli altri Enti Istituzionali, le Associazioni di categoria
(commercio, industria, artigianato e servizi), le organizzazioni Sindacali
territoriali e le associazioni che da anni lottano e lavorano contro la
criminalità organizzata.
- Di
rafforzare il programma per la promozione della cultura della legalità tra
le nuove generazioni, coinvolgendo le realtà scolastiche e associative
locali e le parti sociali proseguendo nel solco tracciato dalla
amministrazione uscente con la iniziativa “Buccinasco contro le mafie”.
- Realizzare un
“Centro di Documentazione” che svolgerà servizi di prestito e
consultazione di materiali sul fenomeno mafioso nella nostra zona mettendo
a disposizione saggi e testi, dossier e inchieste, dvd e documenti, atti
giudiziari, rassegna stampa, ecc.
- Di
affrontare il problema del racket (o “pizzo”) e dell’usura in
collaborazione con le organizzazioni di categoria garantendo il sostegno
alle organizzazioni sociali impegnate su questo terreno, favorendo
l’apertura sul nostro territorio di servizi di consulenza, di denuncia e
di sostegno alle vittime.
- Rafforzando
il Corpo di Polizia Locale per garantire una più efficace azione di
controllo del territorio, in particolare nei cantieri in riferimento al
regolamento recentemente approvato in consiglio comunale
- Di
aderire alla rete “Avviso Pubblico”, associazione nazionale di Enti Locali
e Regioni per la formazione civile contro le mafie
- Di
controllare e verificare le attività che sono svolte all’interno dei
locali sequestrati alla Mafia e assegnati a organizzazioni e associazioni,
verificare che non vengano svolte attività lucrative e che le attività
svolte siano conformi ai dettami della legge.
- Il
controllo serrato sugli appalti e i sub appalti e sull’utilizzo del lavoro
nero per le attività e le imprese del territorio. Limitare per quanto
possibile l’utilizzo del lavoro a tempo determinato ove non necessario per
attività stagionali, in particolare per quelle imprese che accedono a
lavori di manutenzione o gestione di attività dell’amministrazione comunale
(esempio: consulenze, manutenzione, mense, gestione di servizi comunali
etc etc)
- Di
effettuare controlli sugli appalti e gare anche per quelli definiti
rispetto alla normativa vigente “sotto soglia”
- Lotta
senza quartiere alla diffusione di pratiche di gioco di azzardo,
costituite dalla diffusa presenza di “slot machine” all’interno di
esercizi pubblici sparsi sul territorio comunale. L’abitudine compulsiva a
tali forme di gioco, oltre a rappresentare una grave tipologia di
ludopatia (devastante per le relative vittime, sia sul versante della
salute che su quello economico), è parte della strategia di penetrazione
della criminalità organizzata nelle coscienze dei singoli e delle
collettività. Una efficace strategia di contrasto di tale fenomeno può
essere costituita, oltre che da misure di controllo e di denuncia costante
delle non rare situazioni di illegalità, anche da forme di incentivazione
all’abbandono, da parte dei locali ospitanti, delle attrezzature
incriminate, mediante la riduzione di tributi (riteniamo migliore
intervenire sulla Tassa rifiuti, a carico del gestore, che sulla IMU, che
premierebbe i proprietari dei locali), nonché attraverso la
pubblicizzazione dei comportamenti virtuosi.
CAPITOLO 19
POLITICHE DI GENERE
Il Comune di Buccinasco, in modo particolare
negli ultimi anni, è stato protagonista di numerose iniziative di
sensibilizzazione connesse alla prevenzione della violenza sulle donne e del
femminicidio, nonché sulla promozione delle pari opportunità.
Intendiamo continuare il cammino intrapreso in
questi anni, in modo particolare per
attuare buone pratiche sulle pari opportunità, quale riconoscimento del
valore della differenza di genere, per la qualificazione delle istituzioni
della politica a tutti i livelli.
Per il prossimo quinquennio ci impegniamo:
·
Ad assumere, per quanto di competenza dell’amministrazione
comunale, codici etici di contrasto
all'immagine femminile descritta in forme di linguaggio violento e
prevaricatorio;
·
Ad interagire con gli organismi delle forze dell’ordine al
fine di produrre migliori strategie di accoglienza della denuncia di violenza
subita, per rendere meno traumatico il percorso che la denunciante è costretta
ad affrontare;
·
A consolidare e sviluppare i Centri Antiviolenza, come ad
esempio la “Stanza dello Scirocco”, e in generale tutta la rete di sostegno
socio-sanitario-psicologico, in concerto con il Piano di Zona, con l’impegno
dei comuni di mettere a disposizione le risorse necessarie, affinché venga
garantito il supporto e l’assistenza alle vittime di violenza rendendo le donne
consapevoli degli strumenti a disposizione per la loro tutela;
·
Ad intensificare il collegamento fra scuola, agenzie
educative territoriali e consultori, per coinvolgere gli adolescenti nelle
politiche educative sulla relazione fra uomo e donna e sull’educazione alla
differenza di genere, all’uguaglianza e alle pari opportunità;
·
A sostenere le associazioni di donne che lavorano con
competenza sulle politiche di genere, in una logica di sussidiarietà;
·
A continuare l’esperienza avviata in questi ultimi anni
maturata nel progetto “perché non accada”: cicli di conferenza sul tema della
condizione della donna e della famiglia.
·
A riproporre l’evento annuale in cui vengono riconosciuti e
premiati i talenti e l’impegno sociale delle donne di Buccinasco
·
Avviare luoghi di incontro e di supporto per affrontare le problematiche
derivanti dalla menopausa
CAPITOLO
20
FAMIGLIA
La
famiglia, intesa come nucleo di persone che coabitano, è per sua definizione la
“cellula” di una comunità. In essa si riflettono tutte le contraddizioni
e si vivono tutti i problemi esistenti nella nostra società nelle diverse fasi
della vita: l’infanzia e l’anzianità; l’educazione dei figli nel rapporto con
il mondo scolastico; i problemi abitativi e quelli occupazionali; l'assistenza
sociale e quella socio-sanitaria, per fare alcuni esempi.
Spesso
la famiglia si trova sola ed isolata a gestire situazioni molto difficili, come
la presenza di un disabile, di una persona anziana non autosufficiente, di
bambini piccoli o situazioni di reddito insufficiente al mantenimento del
nucleo familiare stesso.
Purtroppo
la nostra società è caratterizzata da un contesto sociale dinamico in cui tutto
corre troppo velocemente innescando meccanismi di isolamento che compromettono
anche quei rapporti di cosiddetto “buon vicinato” con il risultato che
viene a mancare ogni forma di solidarietà (condizione che invece era molto
presente in passato).
In
questo contesto, diventa spesso difficile rilevare le condizioni per la
percezione del disagio familiare. Un disagio che a volte si
trasforma in tragedia, come riportano sempre più frequentemente le
cronache.
Fra
i tanti problemi che affliggono la famiglia, oltre al mantenimento e
l’educazione dei figli, c'è sicuramente l’insufficienza del reddito, legata a
problemi occupazionali che innescano anche meccanismi che riducono la speranza
ed il coraggio di credere nel futuro.
Riteniamo
sia urgente ed indispensabile promuovere un punto di ascolto e di sostegno alla
famiglia per alleviare, almeno per quello che ci sarà consentito, il disagio
familiare.
Vogliamo sostenere la famiglia:
- Anzitutto
vogliamo rivolgere la nostra massima attenzione all’eroismo, ed al loro
modo di essere speciali, alle famiglie che hanno, fra i loro componenti,
una persona disabile. A queste famiglie si dovrà dare non soltanto un
supporto assistenziale, ma anche un supporto morale e sociale affinché si
sentano parte integrante della comunità e la comunità si senta parte
integrante di queste famiglie;
- Promuovendo
ed incoraggiando, in tutti gli ambiti istituzionali, l'attuazione del “reddito
minimo garantito”;
- Investendo
sulle competenze dei genitori, aiutandoli ad essere consapevoli del loro
ruolo educativo con percorsi mirati di genitorialità;
- Attivando
progetti mirati a riconsiderare i tempi dei servizi per agevolare quelli
della famiglia, come ad esempio la realizzazione di un micronido che
possa offrire un servizio oltre gli orari
CAPITOLO 21
DIRITTI DI CITTADINANZA SOCIALE PER UN NUOVO WELFARE INCLUSIVO E PARTECIPATO.
CITTA’ GIUSTE, SICURE ED A MISURA DI DONNE E UOMINI.
WELFARE INCLUSIVO E NUOVI DIRITTI DI CITTADINANZA.
In questi anni la tendenza
strutturale delle politiche neoliberiste è stata caratterizzata dal taglio dei
servizi sociali, riducendo i diritti e la loro esigibilità ad un capitolo di
spesa da tagliare sempre più per contenere la spesa pubblica.
Il fondo nazionale per le
Politiche Sociali (FNPS) è diventato appunto una variabile da sacrificare:
fondi per la non autosufficienza; politiche di inclusione degli immigrati e più
in generale la spesa sanitaria.
A queste politiche è necessario
contrapporre, a livello locale, un modello universalistico che risponda ai
bisogni, vecchi e nuovi, delle persone. Il nostro programma cerca di
caratterizzarsi per una chiara ri-assunzione di responsabilità del pubblico
attraverso la sua presenza costante nell’articolazione del sistema di
protezione sociale, rifiutando logiche mercantili e di
esternalizzazioni selvagge. Ci poniamo l’obiettivo di una
pianificazione partecipata degli interventi sociali partendo dal
“Piano di zona” che deve diventare per noi un vero e proprio cantiere sociale,
dove la programmazione dovrà basarsi sulla lettura partecipata dei bisogni,
affidando la valutazione della qualità dell’offerta direttamente alla
cittadinanza.
Ci impegniamo affinché il Piano di zona agisca come
insieme dei progetti di vita delle donne e degli uomini che vivono sul
territorio, dalle politiche di accoglienza, a quelle di assistenza, a quelle di
prevenzione dei comportamenti a rischio promuovendo il protagonismo consapevole
dei soggetti coinvolti.
Servono
CITTÀ GIUSTE.
Lo
sviluppo delle politiche sociali va orientato su alcune priorità:
·
Massima integrazione delle politiche locali del welfare, che
vada a contaminare la rete dei servizi sociali, sanitari ed educativi al fine
di garantire la presa in carico globale della persona attraverso progetti
individualizzati;
·
Rispondere ai bisogni delle persone non autosufficienti,
dagli anziani alle persone con disabilità, avviando percorsi di domiciliarità
per i servizi;
·
Promuovere la partecipazione diretta delle persone
straniere, anche di coloro che non hanno ancora la cittadinanza, alla vita
cittadina ed amministrativa;
·
Impedire il ricorso al massimo ribasso da parte dei comuni
per l’affidamento dei servizi, che origina un’offerta scadente e la
precarizzazione dei lavoratori coinvolti. Per noi ripartire dai diritti vuol
dire anche ripartire dai diritti di chi lavora nel sociale, che spesso si trova
in condizioni di precarietà e formazione inadeguata, pregiudicando la stessa
qualità delle prestazioni offerte;
·
Le prestazioni dei servizi sociali devono essere rivolte
alla generalità dei cittadini italiani, stranieri, apolidi, richiedenti asilo e
rifugiati che risiedono nel comune;
·
Istituire un Punto Unico di Contatto: uno sportello
attraverso il quale i cittadini possono essere informati su tutti i servizi
sociali e sul come funzionano.
In totale complementarità con gli
impegni sopra assunti, si rende necessaria la riappropriazione del ruolo che il
comune, ed il Sindaco in termini istituzionali, deve avere nel
campo della tutela della salute e del benessere psicofisico dei cittadini. È
ben noto il ruolo centrale delle ASL (oggi ATS) e delle Aziende Ospedaliere
(oggi ASST) nella gestione della prevenzione, della diagnosi, della terapia e
della riabilitazione delle persone, ma la delega incondizionata e indiscussa da
parte delle amministrazioni comunali deve cessare. Ci si deve riappropriare non
delle funzioni gestionali di tutela della salute, ma di quelle di controllo e
di verifica dell'operato delle istituzioni sanitarie. Pensiamo al rilancio
delle assemblee dei sindaci, oggi sempre più organismi di ratifica che di
proposta e di controllo, ma soprattutto all'individuazione di un consigliere
delegato (senza portafoglio, ma con capacità tecniche e potere di
rappresentanza del Consiglio Comunale) che assuma il ruolo di interfaccia tra
la città e l'istituzione sanitaria, vagliandone anche i comportamenti,
l'accoglienza, i tempi di attesa, ecc. In una situazione in cui la sanità
pubblica è sempre più marginalizzata, con il beneplacito di ospedale e sanità
territoriale (quanti sono al corrente che ATS, nata al posto delle vecchie ASL,
non significa più Azienda Sanitaria Locale - e tutti ricordiamo come la
decadenza sia cominciata proprio con la cosiddetta
"aziendalizzazione" della sanità - ma addirittura Agenzia Tutela
Salute, con chiara funzione di indirizzo e perdita delle già agonizzanti
erogazioni dirette di servizi?) la ripresa in mano delle problematiche di
salute a 360 gradi, da parte della politica locale, è ormai inderogabile.
CAPITOLO
22
Anziani.
Sono le
persone ultrasessantenni di Buccinasco: animano la nostra città e con la loro
presenza la rendono più sicura presidiando parchi e piazze; sono i nostri
familiari; sono i nostri vicini di casa. Sono coloro che hanno già dato molto
ma che poi in molti casi lo Stato ripaga con una pensione da fame. Sono coloro
che sono stati molte volte illusi e poi delusi dalla politica.
Prima di voler elencare le nostre proposte, alle
anziane ed agli anziani di Buccinasco NOI DICIAMO GRAZIE, per tutto quello che
hanno fatto e per tutto quello che ancora riescono a dare a sostegno della
nostra comunità.
Spesso si usa la parola anziano
per definire l'età anagrafica di una persona, quindi, per stabilire una fascia
di riferimento, la nostra riflessione parte dal considerare i bisogni e le
condizioni di vita delle persone che hanno superato i sessanta anni.
Proviamo a dividere tre condizioni
di vita delle persone ultra sessantenni:
- La fase della vita in cui la persona viene
espulsa dall’attività produttiva per il raggiungimento dell’età
pensionabile pur avendo ancora grandi capacità di autonomia intellettuale
e funzionale.
- La fase della vita in cui la persona ha
difficoltà a provvedere autonomamente all’espletamento delle pratiche
burocratiche o di mobilità per accedere ai servizi e perde alcune capacità
cognitive.
- La fase della vita in cui la persona perde
l’autosufficienza e diventa dipendente da altre persone o necessita di
cure indispensabili alla propria sopravvivenza.
Per
far fronte a queste condizioni Il Comune di Buccinasco può vantare sul suo
territorio un centro diurno, due centri di aggregazione per anziani e due
aree a destinazione orti urbani.
Nonostante
lo sforzo fatto per realizzare luoghi di aggregazione per gli anziani,
rimangono ancora zone in cui non esistono luoghi di ritrovo; in particolare per
le zone di Robbiolo, Robarello e la
zona di Via Manzoni, a queste va aggiunto il disagio degli anziani residenti
nella zona di Buccinasco Castello e Gudo Gambaredo. In queste zone risiedono
anziani che hanno difficoltà sia dal punto di vista dell’aggregazione che della
mobilità. Un problema che bisogna risolvere.
Il
nostro programma vuole mettere in evidenza la nostra volontà politica di
consolidare ed incentivare tutte quelle forme organizzative atte a prevenire e
superare l’isolamento e lo stato di abbandono personale degli anziani ed al
contempo valorizzare le loro potenzialità creative e culturali. Per adempiere a
tale impegno vogliamo potenziare il lavoro di rete con la consulta e lo
sportello anziani il cui compito sarà quello di aggregare e coordinare le
associazioni degli anziani per facilitare l’azione dell’amministrazione
comunale per rispondere ai loro bisogni.
Cosa
dovrà sostenere l’amministrazione comunale?
·
università
0-100 anni per aumentare e consolidare il livello conoscitivo degli anziani
·
soggiorni
estivi e climatici per il loro benessere generale
·
ginnastica
dolce per il benessere fisico
·
iniziative
ed incontri come “Facciamoci gli Auguri” nel periodo natalizio
·
iniziative
per gli anziani durante il periodo estivo come “Agosto in città”
·
telesoccorso
·
potenziare
il centro per il trattamento riabilitativo (centro di Via Vittorio Emanuele)
·
trasporto
occasionale – Progetto Teseo
·
servizio
assistenza domiciliare (SAD)
·
assistenza
per la compilazione di Modulistica
Il comune è anche parte inclusiva
di alcune associazioni definite per loro natura ISTITUZIONALI
CENTRO CIVICO
ANZIANI BUCCINASCO (CCAB)
La
struttura per anziani di via Marzabotto, realtà presente sul nostro territorio
dal 1987, fu pensata come luogo di aggregazione per anziani e, nello stesso
tempo, come luogo di ritrovo per tutti i cittadini di Buccinasco. Il parco
adiacente, infatti, attrezzato con giochi per bambini e recintato, offre
tranquillità anche ai genitori con bambini molto piccoli, in quanto la
tipologia della struttura garantisce una buona sicurezza.
Va
certamente riconosciuto al Comitato Anziani, gestore del Centro Civico, di
essere ben inserito nella logica di tutti i centri civici per la terza età a
livello nazionale, miranti ad operare per migliorare la condizione della
popolazione anziana per aumentarne le opportunità di scegliere autonomamente un
proprio stile di vita e, contemporaneamente, essere protagonista attiva
all’interno del tessuto sociale. Il futuro compito dell’Amministrazione
Comunale sarà quello di modernizzare strutturalmente il centro civico
prevedendo nuovi spazi per nuove offerte ludico-ricreative sia per gli anziani
che per i più piccoli abituali frequentatori del parco.
ORTI
COMUNALI
Sono
appezzamenti di terreno situati in Via degli Alpini (177 orti) con metrature di
circa 70m2 e in Via dei Lavoratori (101 orti), con metrature di 50 m2. Gli orti comunali sono una realtà molto
consolidata nel nostro territorio e dal 1987 rappresentano uno stimolo per sostenere il bisogno psicofisico e
aggregativo delle persone in età pensionabile. In questa logica va considerato
che le attività fisiche, per le persone in età pensionabile, sono un ottimo
deterrente per allontanare alcune malattie comuni delle persone anziane, in
particolare quelle di carattere depressivo. Gli orti comunali di Buccinasco
sono anche un esempio invidiabile rispetto alle altre realtà territoriali.
Siamo
convinti che l’Amministrazione Comunale, nei limiti delle proprie risorse,
debba impegnarsi a mettere a disposizione il maggior numero possibile di
appezzamenti di terreno distribuiti sul territorio anche prevedendo di
estendere questa esperienza a fasce di età giovanili.
Riteniamo importante che i Servizi
alla Persona si impegnino a stimolare percorsi che vedano associazioni o
comitati degli ortisti mantenere ed incentivare relazioni con il territorio,
come ad esempio iniziative per visite dei bambini delle scuole agli orti e le
iniziative per i disabili.
Sarebbe altresì importante
realizzare orti collettivi oltre a quelli didattici nelle scuole per i bambini.
Nel prossimo futuro sarà
necessario intervenire presso gli orti di via lavoratori per la realizzazione
di nuovi servizi igienici e per l’accessibilità della struttura esistente
affidandola al comitato orti.
Per gli orti di via AlpIni
l'intervento più urgente sarà quello di risolvere il problema della gestione
della struttura per il quale ci adoperiamo affinché siano gli ortisti a
scegliere una semplice e specifica funzione aggregativa.
SPORTELO ANZIANI - Spesa dell’anziano
È uno sportello gestito da
volontari anziani aperto al pubblico ogni martedì che si propone di aiutare gli
anziani nella compilazione delle modulistiche amministrative.
Altro compito è quello di
coinvolgere i commercianti del territorio per applicare sconti sulla spesa
effettuata dagli anziani attraverso il progetto “la spesa dell’anziano”.
Questa realtà, unica nel territorio, sarà oggetto della nostra massima
attenzione per un effettivo supporto e collaborazione.
SERVIZI DOMICILIARI: Il Comune attua il servizio
domiciliare (SAD) per le persone in grave stato di bisogno; questo
principalmente per favorire l’anziano a rimanere il più possibile nel suo
ambito familiare. Compito del Comune dovrà essere quello di esercitare un
severo controllo sul servizio, gestito attualmente da cooperative, ed in
particolare accertare che i diritti del personale Asa siano rispettati dalle
cooperative stesse.
CONTINUITÀ
ASSISTENZIALE: è necessario che i comuni, attraverso il Piano di
Zona, si organizzino per un lavoro sulla “continuità di cura”
promuovendo "tavoli" appositi con l’Azienda Ospedaliera, l’ATS,
la rappresentanza delle associazioni sindacali dei pensionati, per concordare
“protocolli sulle dimissioni protette” per avere servizi
misti centralizzati per l’accoglienza dei bisogni legati alla non
autosufficienza.
VALORIZZARE IL CENTRO DIURNO INTEGRATO PER ANZIANI: Il centro, con un'offerta di circa 40 posti, è frequentato
per qualche ora nel corso della giornata e consente anche agli anziani
parzialmente non autosufficienti di rimanere vicini al contesto familiare
ottenendo le dovute cure assistenziali.
ISTITUZIONE
DEL TUTOR ANZIANI: proponiamo un nuovo progetto che preveda
l'intervento a domicilio di un volontario che svolge attività di carattere
socio-assistenziale e di aiuto alla persona, questo potrebbe svolgersi anche in
collaborazioni con associazioni come la VIDAS.
ISTITUZIONE ELENCO
BADANTI: in collaborazione con il Piano di Zona
proponiamo di istituire un elenco di persone, affidabili, per svolgere il ruolo
di badanti.
LUOGO DELLA SALUTE E DEL BENESSERE:
Siamo
particolarmente favorevoli alla determina n° 272 del 26/04/2017, emessa dal
Comune di Buccinasco, con lo scopo di destinare i locali dismessi dall'ATS
(Asl) di Piazza Vittorio Veneto a servizi socio sanitari. Una destinazione di
questi locali che anticipa favorevolmente ciò che in ogni caso sarebbe stata
una delle nostre priorità, ossia di prevedere per quei locali di continuare ad
avere una vocazione socio sanitaria come previsto già dal 2006 con
l’inaugurazione del centro di fisioterapia gestito dall’Istituto Sacra
Famiglia, ossia di fornire prestazioni sanitarie e infermieristiche di vario
livello. Il nostro futuro compito, quindi, sarà quello di collaborare con tutte
le nostre energie per far si che l’offerta sanitaria sia corrispondente alle
esigenze della popolazione di Buccinasco.
Altro
progetto che ha origini lontane ma che poi è rimasto dormiente, è quello di
ri-convenzionare accordi con la Croce Rossa, ubicata nella struttura di via F.
Rosselli affinché, oltre al prezioso
servizio trasporto con ambulanze, possa offrire prestazioni di "piccolo
pronto soccorso" come ad esempio fasciature particolari, medicazioni di
piccole ferite... quelle prestazioni cioè che potrebbero evitare ai cittadini
di recarsi al pronto soccorso con tutti i disagi dovuti alle lunghe ore di
attesa. Inoltre si propone sia istituito nella stessa struttura uno spazio di
ascolto, luogo di ritrovo dei “gruppi in cammino”.
GINNASTICA
DOLCE: proponiamo
che la palestra dell'ex scuola elementare di Robarello , in fase di
ristrutturazione, sia adeguata per permettere di organizzare la ginnastica
dolce per gli anziani.
DISABILI
Prendiamo
spunto da gli ultimi capoversi della premessa dalla convenzione ONU sui diritti
fondamentali per le persone con disabilità, che condividiamo totalmente, e che
ci impegniamo a promuovere durante il nostro mandato:
...(x)Convinti
che la famiglia sia il nucleo naturale e
fondamentale della società e che abbia diritto alla protezione da parte della
società e dello Stato, e che le persone con disabilità ed i membri delle loro
famiglie debbano ricevere la protezione ed assistenza necessarie a permettere
alle famiglie di contribuire al pieno ed uguale godimento dei diritti delle
persone con disabilità,
…(y) Convinti che
una convenzione internazionale globale ed integrata per la promozione e la
protezione dei diritti e della dignità delle persone con disabilità potrà
contribuire in modo significativo a riequilibrare i profondi svantaggi sociali
delle persone con disabilità e a promuovere la loro partecipazione nella sfera
civile, politica, economica, sociale e culturale, con pari opportunità, sia nei
paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo...
Sostenere
ai tavoli del Piano di Zona l'applicazione della legge 328, in cui è previsto
per ogni Comune la revisione dei propri sistemi organizzativi in materia di
servizi, affinché essi siano erogati attraverso un’attenta pianificazione
integrata, in forme che, quanto più possibile, abbiano caratteristiche
sovracomunali che riguardano i portatori di handicap e le loro famiglie. .
Vogliamo
essere interlocutori assidui verso alcuni servizi socio-assistenziali affinché
abbiamo una loro reale rispondenza alle effettive esigenze territoriali, come:
·
C.P.S.
(Centro Psico-Sociale), gestito dall’A.O. S. Carlo;
·
C.R.T.
(Centro Residenziale Territoriale), gestito dall’A.O. S. Carlo con sede a
Buccinasco;
·
UONPIA
(neuropsichiatria infantile), gestito dell’A.O. S. Carlo - sede di Buccinasco.
Quello
del sevizio fornito dall’unità operativa di neuropsichiatria infantile ed in
particolare rispetto ai tempi di attesa dello stesso, sarà un problema da
affrontare urgentemente in quanto rappresenta il primo contatto che il minore
ha per iniziare il percorso di invio ad altri servizi o per avere un sostegno
educativo e scolastico.
·
S.I.L.
(Servizio Integrazione Lavorativa);
·
S.F.A.
(Servizio Formazione dell’Autonomia):
·
CDD:
Centro Diurno Disabili.
AREA GRANDANGOLO. Progetto Grandangolo di Buccinasco, gestito con
fondi Comunali (unico in tutta la zona); le cui finalità del progetto, sono il
sostegno ed il sollievo alle famiglie con problemi professionali e di aiuto al
disabile per sviluppare il più possibile la propria autonomia attraverso
progetti ludico-espressivi, laboratori e altro; l’Area Grandangolo è uno spazio
rivolto alle persone con disabilità psichica e/o fisica di età compresa tra i
quindici e i quarant’anni.
Cosa
prevediamo di fare
UFFICIO BANCA DATI: ufficio che abbia il compito specifico di seguire
la persona nel suo iter di inserimento nei servizi; sarebbe opportuno adottare
un vecchio sistema di pratica politica, quello del “chi, dove, come e perché”;
questo metodo ci porterebbe ad individuare con maggior efficacia tutti gli
attori con i quali sarà possibile e necessario interfacciarsi.
COMUNITA’ ALLOGGIO: progetto
“dopo di noi”. Ci impegniamo a fare nostro il progetto “Dopo di Noi” che
si propone, attraverso l’housing sociale integrato, di rispondere alla
richiesta di residenzialità per persone disabili gravissime, gravi e medie,
all’interno di esperienze residenziali di “normalità”.
Quindi
per renderlo possibile impegniamo la nostra amministrazione a collaborare con
le associazioni di settore per il coinvolgimento di soggetti che possano
sostenere economicamente il progetto (fondazioni) e a mettere a disposizione il
terreno dove far sorgere la struttura. Riteniamo inoltre valida l’esperienza della Fondazione Sacra Famiglia
del progetto di comunità alloggio per disabili di via Vivaldi a Buccinasco.
Istituire la figura del case
manager, per la presa in carico (da 0 a 99
anni) della persona con disabilità, che quindi si occupa anche di proporre
percorsi di autonomia all’interno del progetto di vita
LUOGHI DI ACCOGLIENZA PER
MINORI E PORTATORI DI HANDICAP: Pet therapy, luoghi
sensoriali (per citarne alcuni);
SVILUPPO E POTENZIAMENTO
DEI PROGETTI DI SOLLIEVO E DI SOSTEGNO PSICOLOGICO ALLE FAMIGLIE;
LUOGHI DI INCONTRO
ALL’APERTO: parco plurisensoriale);
POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO
DOMICILIARE: ADH.
CAPITOLO 23
Farmacie Comunali
Il progressivo allungamento
dell’aspettativa di vita, al quale stiamo assistendo negli ultimi anni, sta
portando a un continuo aumento delle malattie croniche e non, che
inevitabilmente induce a programmare una diversa organizzazione della cura
che dovrà sempre più essere gestita dal territorio. Il decreto legislativo
153/2009 e successivi, introduce in Italia il modello della Farmacia
dei servizi.
L'evoluzione del ruolo del
farmacista, comporta un passaggio dalla centralità della dispensazione del
farmaco a uno schema in cui necessariamente devono affiancarsi una
serie di servizi resi dal farmacista in quanto specialista del
farmaco. Le farmacie comunali di Buccinasco devono inserirsi in questo
contesto facendosi carico di una serie di funzioni e prestazioni volte a
specializzarne la funzione sociale:
- sviluppo di progetti volti alla promozione di
campagne su corretti stili di vita, della prevenzione, dell'uso
corretto dei farmaci, ed altro, oltre ad evitare sprechi sull'uso dei
farmaci, creare le condizioni che stanno alla base della sicurezza,
della qualità e quindi della buona salute dei cittadini.
- Inserimento nella lista degli aderenti alla
spesa dell’anziano “tessera spesa dell’anziano” agli oltre 65enni del
territorio, che preveda uno sconto del 10% su un paniere di prodotti para
farmaceutici.
- Istituzione della “Tessera Baby card" che
permette alle famiglie con bambini da zero a tre anni di accedere a sconti
del 15% su articoli relativi alla prima infanzia aderendo all'iniziativa,
promossa da Ministero della Cooperazione Internazionale, Anci e Assofarm,
“BabyPass" che si propone il riallineamento dei prezzi a livello
europeo di alcuni prodotti di largo consumo destinati alla prima infanzia
dato che oggi, nel nostro Paese, il costo di molti di essi è ben al di
sopra della media continentale
- Offerta prodotti per celiachia e relativo
frigorifero
- Prenotazione di visite specialistiche ed esami
di laboratorio
CAPITOLO
24
MONDO
GIOVANILE
La situazione dei giovani in Italia è cruciale sotto molti
aspetti. I tassi di disoccupazione giovanile non hanno pari in Europa, così
quando finiscono gli studi, i giovani spesso defluiscono nel mondo di coloro
che non studiano e non lavorano. Oppure si muovono nel terreno ostile dei
lavori intermittenti e precari, dove riescono a sopravvivere grazie
all'appiglio familiare. Quindi, i "giovani adulti" vivono sospesi tra
il mondo degli adulti e quello dei ragazzi. Questi ultimi, parallelamente,
vivono spesso dentro ad una realtà di sopravvivenza di strada, abbandonati
dalle istituzioni e dalle amministrazioni che non offrono loro spazi e momenti
di aggregazione adatti alle loro esigenze educative e relazionali.
Per noi i Giovani
rappresentano il futuro, la bellezza, l’innovazione e la spontaneità della
nostra comunità.
Vogliamo
investire per fare di Buccinasco un comune coinvolgente e responsabile, che
sappia interpretare al meglio le nuove sfide che coinvolgono il mondo
giovanile. Nel mandato 2017-2022, oltre a proseguire gli interventi di sostegno
per stimolare la creatività giovanile, riteniamo fondamentale concentrarci sui
seguenti progetti:
- promuovere una
conoscenza responsabile del web, sia per sfruttarne appieno le potenzialità che
per proteggere la propria privacy, in particolare nelle età pre-adolescenziali.
- valorizzare l’arte di strada attraverso un progetto Graffiti Design utile al decoro urbano.
- ricercare finanziamenti, pubblici e privati,
per sostenere l’iniziativa imprenditoriale giovanile, in particolare attraverso
la promozione di start-up innovative
- riattivare progetti che possano mettere
in luce le band musicali giovanili del nostro territorio
Biblioteca
aperta anche la sera: per dare risposta a precise richieste che
vengono dal mondo giovanile, intendiamo tenere aperta la biblioteca e la sala
informatica in orari serali durante la settimana o, in alternativa, creare
spazi-studio fruibili di sera, anche attraverso il coinvolgimento delle
associazioni e della cittadinanza attiva.
Essere
giovani significa anche aver voglia di incontrarsi e divertirsi. Per questo abbiamo
intenzione di sviluppare luoghi d’incontro per attività ludiche e
d’intrattenimento, anche autogestite.
Contrasto
alle dipendenze.
L’emergenza
dovuta al sempre crescente numero di giovanissimi che sviluppa una dipendenza
sarà un aspetto prioritario della nostra azione amministrativa. Reprimere e
punire l’uso di alcol e droghe tra i giovani non è sufficiente: la dipendenza
nasce principalmente dalla solitudine, dalla sensazione di dover colmare un
vuoto, spesso relazionale, e solitamente radica tra quei giovani più
emarginati. Per questo riteniamo che, oltre a incrementare l’offerta di luoghi
e momenti di aggregazione, sarà necessario riproporre, in collaborazione con il
SERT, campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi legati all’abuso
di alcol e all’uso di droghe sintetiche, cosiddette pesanti. Nonché sui rischi
legati al gioco, dal momento che la ludopatia è una patologia in crescente
diffusione tra gli adolescenti.
È cruciale che i
giovani capiscano gli effetti che hanno sul loro corpo e la loro mente le
sostanze di cui fanno uso e che comprendano i meccanismi che stanno dietro allo
svilupparsi di qualsiasi dipendenza in modo da potersene difendere.
È importante
comunicare fiducia ai giovani, trasmettere loro il messaggio che gli adulti del
loro ambiente fanno affidamento sul loro senso critico e la loro capacità di
scegliere. Per questo un’educazione laica all’universo delle droghe sarà
sicuramente più efficace di mere campagne per dissuadere dal loro utilizzo. Per
combattere gli abusi e le dipendenze sarà altresì necessario impiegare le
proprie energie perché i giovani trovino nel loro ambiente, scolastico e
cittadino, un luogo ricco di stimoli, in cui si sentano liberi di esprimersi,
in cui vogliano partecipare e non dal quale vogliano evadere.
CAPITOLO 25
Sport
Crediamo che l’attività
sportiva e la sua pratica allargata al maggior numero di persone possibili
debba essere una delle priorità della amministrazione comunale.
Vogliamo che siano garantiti
spazi e attrezzature comuni sia per pratiche a livello agonistico che
amatoriale, con la valorizzazione delle numerose associazioni sportive che con
il loro ottimo lavoro permettono a tanti cittadine/i di Buccinasco di ottenere
importanti risultati anche a livello nazionale ed olimpico in diverse
discipline sportive.
Per questo è fondamentale
che l’amministrazione Comunale sostenga tutte quelle attività sportive in cui
sono inseriti i giovani di Buccinasco, favorendo le associazioni sportive che
li rappresentano e li raggruppano secondo i principi di libertà e partecipazione
di tutti i bambini e ragazzi, senza alcuna discriminazione.
Quindi per uno Sport
accessibile rivolto anche alle persone disabili ci impegniamo a:
·
operare una profonda ristrutturazione delle palestre
comunali sia con interventi strutturali (bagni; spogliatoi; tetti;
illuminazione interna; ecc.) che migliorando le attrezzature oggi a
disposizione. In questo aspetto riteniamo di proseguire la collaborazione con
la associazione AGIS.
·
rivalutare e ridefinire le strutture del Campo Scirea per
permettere sia la pratica di nuove discipline sportive che il mantenimento e
miglioramento di quelle attuali
·
studiare in collaborazione con i comitati nazionali la
possibilità della costruzione di un centro polifunzionale sportivo, che ad oggi
manca a Buccinasco.
La salute
dei giovani è un bene prezioso, per questo crediamo che oltre al sostegno delle
attività sportive sul nostro territorio, sia importante anche la promozione di
stili di vita sani e salutari, a partire dalle scuole, in modo da diffondere
già tra i più giovani la cultura del benessere legate anche ad una corretta
alimentazione.
.
CAPITOLO
26
ISTRUZIONE E DIRITTO
ALLO STUDIO
Il sistema dell’istruzione è una
risorsa fondamentale per la crescita della comunità locale. Le scuole vanno
considerate come luoghi di promozione umana e culturale, di aggregazione
sociale e di partecipazione democratica.
Al fine di favorire l’accesso al sapere dei cittadini e
delle cittadine, con prioritaria attenzione per le fasce sociali deboli e a
rischio di abbandono scolastico, è necessario promuovere una serie di
interventi che diano centralità alle politiche della conoscenza nella
dimensione locale.
Questo in contrasto con chi ha voluto mortificare la scuola
pubblica e che ha prodotto un forte taglio delle risorse e un generale
peggioramento della qualità dell’intero sistema d’istruzione.
I nostri impegni:
·
Il Comune dovrà attivarsi per dare risposte concrete
elaborando piani per l’edilizia scolastica con l’obiettivo della sicurezza e
dell’innovazione al fine di creare spazi moderni, adeguati (palestre,
laboratori, mense) al passo con i tempi e funzionali a una scuola in cui
l’alunno sia parte attiva e protagonista.
·
Sistemazione e adeguamento degli arredi urbani di tutti i
giardini delle scuole di Buccinasco che in molti casi versano in stato di
degrado.
·
Mettere in atto strategie atte a garantire costi accessibili
per mense e trasporti, in particolare quello destinato agli alunni disabili.
Particolare attenzione deve essere posta all’elaborazione ed alla realizzazione
di iniziative, promosse in collaborazione con il Collegi dei docenti ed i
comitati dei genitori volte a contrastare la dispersione scolastica ed a
rimotivare gli alunni allo studio. La scuola deve essere messa nelle condizioni
di svolgere la sua funzione di strumento di crescita culturale e sociale per le
fasce sociali più svantaggiate così come gli assegna la Costituzione.
·
Promozione di politiche volte all’inserimento di studenti
stranieri che dovranno avvenire anche attraverso l’organizzazione di funzioni
di mediazione culturale.
·
Per combattere il fenomeno del bullismo sin dall’inizio,
istituire un osservatorio di genere per l’infanzia e un percorso di formazione
d’identità sessuata a partire dalle scuole materne.
·
Attuare progetti di contrasto alla dispersione scolastica,
investendo risorse consistenti per combattere questa vera e propria piaga
sociale e costruendo una rete tra scuole - inclusa la scuola primaria e
secondaria di primo grado - per un intervento sistematico ed efficace
·
Gli edifici scolastici, dopo l’orario delle lezioni, devono
poter essere utilizzati : per attività di recupero per studenti, promozione
culturale e attività di socializzazione per giovani e adulti. Identifichiamo
questo progetto con il nome “Scuole Aperte”. Anche attraverso questa operazione
si persegue l’obiettivo di rendere i nostri quartieri attivi e vitali anche
nelle ore serali contribuendo con questo a diminuire l’insicurezza percepita.
Scuola infanzia
A Buccinasco la scuola della prima infanzia è una “scuola di
eccellenza” sia quella degli asili nido che la scuola materna. Oltre ad una
alta qualità educativa le nostre strutture hanno le rette più basse della zona.
Per mantenere uno stato di qualità del servizio il Comune dovrà prestare la
massima attenzione a tutto quello che accade sia nelle scuole materne, anche se
gestite dallo stato, che negli asili nido comunali.
Per migliorare alcune condizioni che riguardano il mondo
scolastico:
·
Intervenire presso l'UONPIA
(neuropsichiatria infantile) per ridurre i tempi di attesa. Il Sindaco lo può
fare, intervenendo ai tavoli di incontro con ATS in cui viene definito il piano
sociosanitario e socioassistenziale del Distretto. A maggior ragione se si
pensa che il servizio della neuropsichiatria infantile è ubicato nel Comune di
Buccinasco. Come è noto l'UONPIA ha il compito di valutazione del minore per
avviare le procedure del sostegno scolastico. Quella del sostegno scolastico è
una condizione necessaria per lo sviluppo cognitivo del minore che si trova in
difficoltà nell’abito scolastico, condizione che rischia di essere compromessa
dai tempi di attesa lunghissimi.
Problemi seri che coinvolgono i minori come: dislessia, autismo,
disturbi del linguaggio, disturbi articolatori, ritardi mentali, disturbi
dell’attenzione, autismo, disfonia, sordità, balbuzie, ecc. sono problemi
serissimi che necessitano di essere seguiti in tempi rapidi da specialisti .Nel
nostro intendimento politico del “nessuno deve essere escluso” ci adopereremo
affinché tutti i servizi siano in condizione di offrire al minore in difficoltà
una assistenza adeguata per ottenere il sostegno scolastico. Il Comune da parte
sua dovrà fare tutto quello che gli compete per rafforzare questo servizio di
sostegno e in particolare, là dove è necessario, quello della mediazione
linguistica per i bambini stranieri.
·
Rapporti con gli educatori e docenti scolastici:
Sportello Genitori-Insegnanti
Considerati
alcuni spiacevoli episodi di cronaca in cui alcuni istituti scolastici sono stati
investiti da
presunti atti di intolleranza da parte degli/delle insegnanti nei confronti
degli alunni, sarà necessario attivare con efficacia, in accodo con le
direzioni didattiche, uno strumento di monitoraggio della tenuta psicologica e
fisica del corpo insegnati.
·
Rapporti
con le famiglie “PEOPLE SATISFACTION”
Durante il nostro mandato vogliamo
istituire degli incontri periodici con le famiglie per monitorare
collettivamente lo stato del nostro sistema scolastico sia dal punto di vista strutturale (edifici
scolastici) sia dal punto di vista didattico ed educativo.
CAPITOLO
27
CULTURA
In
contrasto con le politiche che penalizzano la Cultura e convinti che la stessa
abbia un valore strategico, centrale ed irrinunciabile riteniamo che bisogna
garantire un forte impegno pubblico nelle attività culturali.
Siamo
inoltre contrari alle politiche che relegano la Cultura alla sola conoscenza
(per quanto fondamentale), diversamente dobbiamo sostenere per prima cosa il
principio di “culture”, plurali ed integrate.
Cultura
dunque bene comune, ma soprattutto diritto fondamentale: a tutti va garantito l’accesso alla produzione e alla fruizione della
cultura. Per permettere questo la nostra Comunità necessita un forte
impegno pubblico: l’unica garanzia di cultura per tutti è una cultura per la
quale il primario promotore è il pubblico, altrimenti non è.
Per le
politiche concrete che il Comune deve mettere in atto, si propone:
·
Costruzione di momenti e luoghi permanenti di confronto,
elaborazione e verifica con l’associazionismo e le forze sociali e culturali
presenti sul territorio;
·
sostegno economico per consentire a chi ha basso reddito di
poter accedere alla cultura: prezzi economici per cinema, teatri, concerti,
libri, mostre;
·
convenzioni tra le scuole e le istituzioni culturali
pubbliche e private (cinema, teatri, gallerie, musei, sale di concerto,
biblioteche, eccetera);
·
non solo borse di studio (difficili da ottenere per
un’Amministrazione comunale), ma un Progetto “Bagagli culturali”, cioè
partnership finalizzate a rendere accessibile ai più giovani l’accesso ai
teatri, ai cinema e alle manifestazioni fieristiche culturali tramite biglietti
gratuiti o calmierati
·
promozione e sostegno di tutte le forme di associazionismo
teatrale o altro realmente legate al territorio;
·
rendere stabile la organizzazione dei “Viaggi della Memoria”
in collaborazione con l’ANPI Buccinasco per tutte le classi terze medie: chi
non ha memoria non ha futuro e il nostro futuro Antifascista sono i nostri
giovani;
·
prevedere che l’attuale biblioteca diventi una vera “casa della
cultura” un luogo pubblico di incontro, partecipazione, produzione,
sperimentazione, confronto, formazione e fruizione culturale, destinata
soprattutto ai giovani. In questo aspetto riteniamo che la strada intrapresa
nella ultima gestione vada in questo senso.
·
promuovere percorsi di rispetto tra le diverse culture:
troppo spesso l’incomprensione ed il pregiudizio hanno origine nell’ignoranza.
Buccinasco è già multiculturale.
·
“Stati Generali delle Culture”: in un Mondo che corre sempre
più veloce e sempre più basato sul personalismo e sul pregiudizio,
un’Amministrazione lungimirante non può che porsi come primario obiettivo
quello di unificare le diverse Comunità culturali e politiche esistenti, che
siano esse stanziali, nomadi o extraterritoriali (nel rispetto di queste nuove
Comunità culturali e delle scelte da esse percorse) al fine di proporre
progetti sociali che vadano oltre la semplice accettazione dell’altro e che si
pongano come ambizioso obiettivo un “Tavolo delle Comunità”, consapevoli che la
nostra Cultura interagisce da anni con le altre presenti sul territorio e che
con esse ha molto di cui parlare (sicurezza, abitabilità del territorio,
lavoro, scuola, futuro).
CAPITOLO
28
ASSOCIAZIONI
Con diverse tipologie che
partono dalle cooperative sociali a quelle del volontariato, a quelle sportive,
culturali e di promozione sociale, sono più di 100 le realtà che operano nel
comune di Buccinasco iscritte all’albo delle associazioni. Realtà che operano
principalmente all’insegna del volontariato e si basano sui principi della
giustizia sociale.
Una ricchezza umana e
sociale indispensabile che fornisce servizi e migliora la qualità della vita
della nostra comunità.
Per ancora di più
valorizzare l’attività delle nostre associazioni ci impegniamo a:
·
confermare
le iniziative di tipo generale fatte dalla amministrazione uscente:
o
regolamento
delle associazioni con istituzione dell’albo associativo
o
“progetto
associativo” che permette di coordinare e creare rete progettuale fra le varie
associazioni
·
Dare
continuità alla festa delle Associazioni (arrivata alla 21° edizione) momento
di coordinamento e promozione delle associazioni del nostro territorio.
·
promuovere
la cultura della pace e dell’integrazione con una iniziativa denominata “Festa della Pace” con la partecipazione
degli abitanti del campo Sinti, dei minori rifugiati, ecc.
·
istituire uno sportello per le associazioni che
sia di sostegno per la gestione burocratica in riferimento alle normative di
legge riservate alle associazioni (regolamenti Statuti e gestione
amministrativa).
·
Sperimentare
forme di “crediti sociali” per le associazioni culturali e di volontariato
iscritte nei registri Regionali e comunali che da anni animano il tessuto
urbano con iniziative, eventi e servizi in continuità. Crediti sociali che
potranno essere riconosciuti a scomputo nell’affitto di spazi comunali, a
seguito dell’incidenza che avranno le attività dell’Associazione non lucrative
(onlus) e di promozione sociale rispetto alla intera comunità
- Migliorare
i canali di comunicazione fra associazioni e uffici comunali.
- Favorire
le iniziative associative:
- Snellendo
le pratiche burocratiche per l’assegnazione di luoghi per le iniziative.
- Garantendo
l’opportuno supporto logistico e di materiale
- Migliorando
i canali di comunicazione delle iniziative verso la cittadinanza
CAPITOLO 29
LAVORO E
OCCUPAZIONE
Il lavoro, questo conosciuto: La perdurante convergenza di spinte
capitalistiche e liberiste trasversali al quadro sociopolitico nazionale e
locale, ha ormai determinato una drastica compressione dei diritti dei lavoratori e delle conquiste sociali frutto
delle lotte del secolo scorso, che portarono alla “Carta
Costituzionale” fondata sul lavoro e al successivo riconoscimento delle tutele
previste dallo “Statuto dei lavoratori”. In questo devastante contesto è
importante mettere in atto anche sul piano locale un’azione di difesa dell’occupazione e della
salvaguardia del lavoro.
Le Amministrazioni locali amano
controbattere a quanti rivendicano iniziative concrete, sostenendo di non avere
alcuna titolarità in materia di politiche attive per il lavoro.
In realtà tutte le Amministrazioni, e il
Comune di Buccinasco non fa eccezione, oltre a essere committente di opere
pubbliche, detiene la proprietà delle aziende partecipate, che sono imprese con
propri lavoratori.
La
nostra compagine, ritenendo che
l’Amministrazione comunale abbia il dovere morale e civile di stare a fianco
dei lavoratori, di
sostenerli ed aiutare
chi ha perso l’impiego a reintegrarsi nel mondo del lavoro, s’impegna a
favorire l’occupazione possibile e sostenere il reddito dei lavoratori espulsi dai cicli
produttivi o relegati nel sottoprecariato. Ciò potrà
avvenire, ad esempio, provvedendo ad alleggerire la tassazione delle famiglie più in stato di difficoltà. E perché tutto non si risolva in un, pur
necessario, provvedimento assistenzialistico, si dovrà sviluppare una vera e
propria strategia del lavoro, candidando Buccinasco a capofila di un’area
territoriale viva e capace di dare nuovo impulso all’occupazione, attraverso il
coinvolgimento delle realtà produttive locali, a partire dalla riqualificazione
ecologica della città, dalla gestione razionale dei rifiuti, dal rilancio
energetico, al sostegno delle attività agricole del Parco Sud, e, a buon
diritto, come polo di promozione turistica dell’intero sud-ovest milanese e del
Parco Sud Milano.
Riteniamo che l’Amministrazione comunale, nella veste di datore di lavoro, debba prendere
l’impegno futuro a non operare assunzioni con forme contrattuali che non
garantiscano una vita quantomeno dignitosa escludendo assunzioni di tipo precario.
Un
impegno particolare, anche al fine di porsi come esempio virtuoso per le realtà
lavorative esterne, dovrà essere rivolto al benessere psicofisico dei
lavoratori comunali, attivando ogni misura prevedibile per abbattere i rischi
di infortunio e malattia professionale, a partire dallo stress
lavoro-correlato, ormai sulla bocca di tutti, ma nelle mani di pochissimi.
L'Amministrazione
comunale dovrà promuovere corsi di formazione/lavoro “di comune accordo con le
aziende locali” al fine di investire risorse per la riqualificazione dei
disoccupati e per un potenziale inserimento dei giovani e delle giovani in
cerca di primo impiego
Ci
impegniamo nel prossimo quinquennio a mantenere operativo lo sportello lavoro
in aggiunta a quelli già operativi nella zona come il Centro per l’impiego di
Corsico.
CAPITOLO
30
COMMERCIO
E ARTIGIANATO attività produttive
L’artigianato
e la piccola impresa devono essere integrati in un concetto di valorizzazione
del patrimonio territoriale, le stesse specificità locali devono concorrere a
una politica di sviluppo responsabile che crei valore aggiunto per l’insieme
del territorio facendo sì che le stesse aziende portino un valore aggiunto a
tutta la comunità.
Una politica comunale che
favorisca l’insediamento di imprese artigiane legate alle specificità
socio-culturali del territorio può essere un modo per usufruire di aree che
troppo spesso finiscono in mano alla speculazione.
Al
fine di garantire la presenza delle piccole attività commerciali e di
artigianato tipico locale soprattutto nei centri storici e nelle periferie e
per contribuire a difendere posti di lavoro, vanno proposte iniziative tese a:
•
formulare nel PGT strumenti urbanistici di settore, cioè Piani delle attività
commerciali, norme specifiche per il piccolo commercio;
•
sostegno alle iniziative inerenti a progetti di agricoltura sociale e del
commercio equo e solidale gestito da organismi o soggetti senza fine di lucro,
riconosciuti formalmente.
CAPITOLO
31
TRASPORTI E MOBILITA’
Proponiamo l’introduzione,
nell’ambito della programmazione finanziaria pluriennale e annuale, del
Bilancio Sociale e Ambientale per una Mobilità Sostenibile. Tale
bilancio deve evidenziare i costi umani, sociali, sanitari, ambientali,
economici e gli sprechi che i trasporti producono sul territorio, in modo che
nessuno possa prescinderne nel momento delle scelte. In secondo luogo, tale
Bilancio deve contenere gli obiettivi di cambiamento e le scelte coerenti di carattere
finanziario e politico da trasferire nei piani di settore: Piani Urbani di
Mobilità (PUM) ed altri strumenti urbanistici; é fondamentale che tale
procedimento avvenga in forma partecipata.
Il problema dei trasporti è una
delle grandi questioni che da anni riguardano il Comune di Buccinasco in merito
alla tariffa del biglietto e il numero delle corse nel periodo serale e
festivo, sarà NECESSARIO CHE NELLA PROSSIMA LEGISLATURA aumentino le pressioni
verso la Regione e la Città Metropolitana per una revisione delle
cinture che definiscono i costi dei biglietti e pretendere di considerare
Buccinasco parte integrante del trasporto Metropolitano.
Siamo disponibili e non ci
sottraiamo ad un confronto aperto sul tema della MMa Buccinasco.
Riteniamo che il trasporto su
ferro debba essere incrementato e privilegiato rispetto a quello su gomma e
siamo consapevoli della importanza di alleggerire il traffico sulla direttrice
della vecchia Vigevanese.
Non siamo quindi contrari a
valutare e analizzare una proposta seria e credibile che possa prevedere il
prolungamento della MM4 fino al comune di Trezzano passando e servendo anche il
nostro comune.
Riteniamo però che in questa
analisi di fattibilità debbano essere prese in considerazione soluzioni
alternative che sfruttino quanto già esistente perseguendo quindi sia discorsi
di economicità che di “non consumo di suolo” e che per questo motivo sono più
facilmente praticabili e realizzabili.
Esiste un’asse ferroviaria storica
la “Milano Mortara” già con doppio
binario, dove transitano i treni che vanno alla stazione di Porta Genova
(MM2) e la linea S9 (MM2-MM3-Lodi-Lambrate etc) il difetto di queste linee sono
delle frequenze improponibili e i relativi parcheggi di interscambio a Cesano
Boscone e a Trezzano che sono collocati in luoghi difficilmente raggiungibili.
Chiediamo quindi che questi problemi siano risolti rendendo questa linea
effettivamente utilizzabile con un livello di servizio paragonabile a quella
per esempio della “RER” francese.
Per risolvere il problema dei
parcheggi di San Cristoforo/P.zza Tirana chiediamo che vengano utilizzati gli
spazi inutilizzati o abbandonati che esistono fra il naviglio e le rotaie FS
(Milano-Mortara) permettendo anche un recupero di luoghi spesso oggetto di
attività dubbie e sicuramente poco controllate e controllabili. Spazi di questo
tipo sono presenti su tutta la linea fra Trezzano e Milano.
Questi spazi hanno poi il
vantaggio di essere vicini a Buccinasco in quanto collocati a circa 800 metri
da dove è programmata il capolinea della MM4. Proponiamo che venga realizzato
uno svincolo sullo Scavalco Giordani per raggiungerlo (uno esiste già per chi
proviene da Lorenteggio) in tale maniera si potrebbe realizzare un’immensa area
di interscambio con le linee di superfice e parcheggi. Con piccoli interventi,
relativamente a quelli previsti, si potrebbe eliminare la barriera della linea
ferroviaria interrandola in alcuni tratti cittadini, questo permetterebbe di
mettere in contatto alcuni quartieri di Milano, Corsico, Cesano e Trezzano e
nel contempo operare un intervento sulla “sicurezza” eliminando aree di
malaffare, realizzare un parcheggio di interscambio alla futura stazione di San
Cristoforo, realizzare una viabilità decente per le stazioni di Cesano Boscone
e Trezzano SN che in tale maniera intercetterebbero anche il traffico
proveniente dalla Tangenziale ovest.
Con questa soluzione riteniamo che si potrebbe realizzare un servizio
utile alla nostra comunità con costi contenuti e limitando il consumo del
suolo. Una fermata MM necessita, oltre che di una stazione, anche
di un parcheggio in grado di ospitare un notevole numero di auto che dovrebbe
essere obbligatoriamente realizzato sul territorio di Buccinasco per rendere
fruibile e utilizzabile la fermata di corrispondenza
Riteniamo che sarebbe il caso che la Città Metropolitana smettesse di
essere una parola vuota e divenisse realtà, magari iniziando
dall’unificazione del prezzo del biglietto giusto per incentivare l’utilizzo
del mezzo pubblico.
Individuiamo inoltre come priorità un intervento sul trasporto
privato con la realizzazione di strade di collegamento che evitino
l'attraversamento dei quartieri e dei paesi come la “Merula-Chiodi” per
togliere il traffico dalla Via Martinelli in Barona o la “strada parco” al
confine fra Milano-Buccinasco-Assago per togliere il traffico di
attraversamento.
Realizzare un sistema unico
tariffario e un progetto di mobilità che coinvolga i comuni non lasciando ad
essi l’onere di scelte puramente locali, oltre i confini “cartina muta”, la 47
si ferma ai confini di Buccinasco ma con poco più di un KM potrebbe collegare
Buccinasco con Bisceglie idem dicasi per i mezzi che provengono dalla MM2 di
Assago che si fermano al nostro confine.
Senza una scelta di questo tipo
ogni città continuerà a “coltivare il proprio orticello” con un immenso spreco
di denaro e purtroppo con un immenso spreco di territorio per costruire
“cattedrali nel deserto”.
.
CAPITOLO
32
BUCCINASCO
CITTA’ PER LA PACE
Sono in molti, anche persone
autorevoli, a sostenere che sia in atto una terza guerra mondiale non
dichiarata e non riconosciuta. Pensiamo che tali valutazioni siano
ragionevolmente serie e condivisibili. Se rivolgessimo, noi tutti, l’attenzione
verso i paesi dell’Africa e del Medio Oriente comprenderemmo quante tragedie
umanitarie vivono milioni di persone a causa dei conflitti bellici. Tragedie
che sono la causa di una inarrestabile migrazione di persone che non è
esagerato definire “di carattere biblico”, migrazioni maggiori di quelle
che avvennero durante la seconda guerra mondiale in Europa. Sono guerre che a
volte ci sembrano lontane, così allo stesso modo, a volte ci sembrano troppo
vicine a causa di atti di terrorismo che stanno mortificando il quieto vivere
dei cittadini in molte città europee. Sappiamo benissimo cosa rappresentano le
guerre, sono purtroppo, il più delle volte il frutto della pazzia delle persone
che per ragioni di potere e di egemonie economiche, generano distruzioni e
morte di migliaia di persone, tant’è che nelle guerre gli unici vincitori sicuri
sono i mercanti di armi. A fronte di questo dramma, che ormai direttamente o
indirettamente coinvolge tutti, non basteranno le misure preventive contro il
terrorismo, anche se necessarie, o pensare che a noi non riguardano le guerre
degli altri, perché la conseguenza peggiore sarebbe quella dell’indifferenza e
della rassegnazione che alimenta solo uno stato di insicurezza e paura. A
questo noi vogliamo reagire con forza e determinazione incentivando, in ogni
ambito sociale e politico, la cultura della pace e della non violenza, per i
diritti umani universali. Vogliamo intensificare e valorizzare ogni iniziativa,
partendo dall’ambito scolastico, che faccia crescere: la cultura della
tolleranza, del rispetto reciproco e contrasti non solo la guerra, ma anche
quei comportamenti violenti che spesso determinano tragedie, sia nell’ambito
familiare, sia nell’ambito scolastico come il bullismo. Vogliamo contrastare
ogni forma di violenza, sopraffazione e oppressione dell’uomo sull’uomo in
qualunque forma questa si manifesti. Vogliamo che L’Italia applichi sempre e
comunque l’art.11 della Costituzione “L’Italia ripudia la Guerra...”. Vogliamo
che ai confini del nostro comune, accanto ai cartelli “Qui la mafia ha perso”,
ci sia anche il cartello “Buccinasco
città per la pace”.
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