In occasione della
Giornata della Memoria, venerdì 27 gennaio alle ore 21 all’Auditorium Fagnana,
ingresso gratuito, il film “Hannah
Arendt” di Margarethe Von Trotta, con la partecipazione dell’A.N.P.I. di
Buccinasco
A introdurre la
serata l’assessore alla Cultura David Arboit e il presidente
dell’A.N.P.I. di Buccinasco Armando De Giovanni.
Buccinasco (23
gennaio 2017) – Il 27 gennaio 1945 Auschwitz fu liberata dai tedeschi e il
mondo vide allora per la prima volta da vicino lo sterminio degli ebrei, conobbe
l’inferno che si celava oltre il cancello del più grande campo di sterminio
realizzato dai tedeschi per mettere in atto la “soluzione finale del problema
ebraico”. Camere a gas, forni crematori, baracche dove i prigionieri
sopravvivevano ammassati, lavoravano e soffrivano prima di essere mandati a
morire.
Ogni anno il 27
gennaio in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria,
per ricordare le vittime dell’Olocausto. Oltre a sei milioni di ebrei, anche
oppositori politici, omosessuali, zingari.
IL FILM
La pellicola
ricostruisce un periodo fondamentale della vita della filosofa ebrea tedesca
(esule in Francia dal 1933 e poi negli USA dal 1941), che agli inizi degli anni
Sessanta si ritrova a seguire come giornalista il processo al funzionario
nazista Adolf Eichmann. Hannah cerca di comprendere, seppur senza giustificare,
le ragioni che hanno determinato la condotta dell’uomo processato. Eichmann
sostiene di essersi limitato a eseguire gli ordini che gli erano stati
impartiti, senza riconoscere che così facendo è venuto meno alla
qualità intrinseca caratteristica del genere umano: la capacità di pensare.
Assistendo al
processo Hannah giunge così a una conclusione, sintetizzabile in una frase che
diventerà poi il titolo del libro che successivamente scriverà: “La
banalità del male”.
“Conformismo,
egoismo, attaccamento al quieto vivere e ai propri interessi privati – osserva
l’assessore David Arboit – inducono le persone prima semplicemente ad accettare
un sistema politico e sociale basato sul principio che il forte ha diritto di
sottomettere il debole, che chi è superiore ha diritto di utilizzare come
strumento chi è inferiore. In un secondo tempo poi, per fini personali di
potere o di denaro, si può anche decidere di cooperare attivamente con il
sistema”.
Il tema della
distinzione tra bene e male, e della imputabilità della colpa, sarà il punto
centrale della riflessione filosofica di Hannah Arendt e lo rimarrà fino alla
sua morte.
“Il pensiero come
attività individuale è l’unica possibilità per giudicare e criticare quel
‘pensiero unico’, – ribadisce l’assessore Arboit – fatto di idee e
comportamenti standard, luoghi comuni ripetuti automaticamente, che è la
tendenza naturale di qualunque sistema sociale, a prescindere dalla cultura o
ideologia politica che lo caratterizza.”
Ufficio stampa Comune
di Buccinasco
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