Ufficio stampa del Comune di Buccinasco ( 28/01/2016)
Conoscere per
ricordare, per non ripetere. Questo il titolo della serata di ieri
all’Auditorium Fagnana, questo il significato del Giorno della Memoria,
ricorrenza internazionale celebrata ogni anno il 27 gennaio in commemorazione
delle vittime dell’Olocausto. Questo ogni anno l’impegno dell’Amministrazione
di Buccinasco guidata da Giambattista Maiorano che ieri in mattinata ha
incontrato una rappresentanza degli studenti della scuola media di via Emilia a
cui, dopo la celebrazione istituzionale, lo stesso sindaco ha avuto modo di
mostrare le foto da lui stesso scattate l’anno scorso a Mauthausen.
L’Amministrazione comunale quindi respinge l’accusa infamante
comparsa oggi su un quotidiano nazionale (e ripetuta a caratteri cubitali nelle
locandine esposte fuori dalle edicole) in cui si dice che il Comune dimentica
gli ebrei nel Giorno della Memoria, riportando nell’articolo solo una minima
parte del discorso pronunciato dal sindaco e omettendo in modo evidentemente
strumentale tutta la prima parte dedicata alla Shoah degli ebrei e alla memoria
di quel viaggio nei luoghi dello sterminio che lui stesso ha compiuto insieme a
cittadini e studenti.
“Non c’è giustificazione alcuna per questa strumentalizzazione –
afferma il sindaco Maiorano – non possiamo accettare che si sporchi con
l’ignoranza il Giorno della Memoria, un appuntamento per noi fondamentale per
non dimenticare le tragedie del passato, perché non si ripetano. Quest’anno, è
vero, abbiamo dedicato la rassegna allo sterminio degli zingari e rivendico
questa scelta perché sarebbe grave fingere l’inesistenza di quanti hanno dovuto
condividere con gli ebrei la stessa sorte e le stesse sofferenze. È proprio
questa la ragione che ci ha portato con l’A.N.P.I. a voler sottolineare in modo
specifico un fatto, quello dei popoli rom e dei sinti, chiamati con disprezzo
“zingari” dai razzisti di oggi, un evento niente affatto marginale nel
perpetrarsi della violenza nazifascista, senza nulla togliere ad altre
componenti quali i disabili, gli omosessuali, i comunisti, i tanti chierici e
sacerdoti”.
Zingari ed ebrei, peraltro, sono stati inoltre affratellati dal
nazismo e dal fascismo in un comune e terribile destino. Scrive la studiosa
ebrea nata nella Russia Bianca Miriam Novitch, che ha dedicato anni allo studio
del Porrajmos: “Oltre agli ebrei a agli zingari altri hanno conosciuto a
migliaia le sofferenze dei campi. Ma degli altri uccidevano quelli che
lottavano per la libertà o quelli che erano sospettati di essere rimasti fedeli
alla loro patria. Degli ebrei hanno ucciso anche i neonati e i bimbi che le
madri portavano ancora in grembo. Lo stesso destino toccò agli zigani, ed è in
ciò che consiste il genocidio, secondo lo storico Billig: ‘Non si uccide l’uomo
per ciò che fa, ma per ciò che è’. Ebrei e zigani furono uccisi per ciò che
erano”.
“L’ignoranza che trasuda da questa polemica – dichiara
l’Assessore David Arboit – appare cosi crassa da sembrare quasi incredibile.
Vien da pensare che il punto sia ben altro, e non sia proprio la compassione
per la Shoh ebraica, e che l’obiettivo di questa squallida strumentalizzazione
delle vittime del fascismo e del nazismo sia politico: è iniziata la campagna
elettorale per le amministrative 2017, pare ci sia da lanciare un gruppuscolo
di vecchi politicanti in cerca di nuove glorie. Andate in rete e guardate pure.
18 sono i nomi noti degli ex politicanti locali, 8 sono i politici oggi in
attività. Una bella media per una sola pagina facebook”.
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