mercoledì 22 giugno 2016

Solidarietà ai No Tav colpiti da misure cautelari: basta criminalizzazione del dissenso!

Pubblicato il 21 giu 2016

Per Ezio Locatelli, segretario Prc Torino: «Le misure cautelari disposte questa mattina nei confronti di una ventina di No Tav a seguito di altrettante perquisizioni – nove arresti domiciliari, due arresti in carcere, nove obblighi di firma – assumono la valenza di un atto persecutorio, di intimidazione. I No Tav sono incolpati, nientepopodimeno, di avere danneggiato le reti che circondano il cantiere Tav di Chiomonte e di aver lanciato oggetti a conclusione della grande manifestazione che si è tenuta in Valsusa il 28 giugno del 2015.
Un atto di disobbedienza e di protesta contro la militarizzazione e l’assedio di una Valle, contro la realizzazione di un’opera speculativa e distruttiva di un intero territorio a cui si è risposto, ad un anno di distanza, con una raffica assurda di misure cautelari, segno della volontà di continuare con la strategia della repressione invece che intraprendere la scelta del dialogo politico. Tra le persone colpite da misure cautelari Nicoletta Dosio, storica esponente del movimento No Tav. Nell’esprimere la nostra solidarietà al movimento No Tav ribadiamo la nostra ferma volontà, come Rifondazione Comunista, a sostenere la protesta sociale contro la linea della vergogna, dello sperpero di denaro pubblico, la linea dell’AV Torino-Lione. Costruiamo tutti insieme una risposta partecipata, di massa all’ennesimo atto di intimidazione e repressione».
«La mia solidarietà a Nicoletta Dosio e a tutti gli attivisti No Tav colpiti in queste ore da misure cautelari a Torino, perchè ritenuti responsabili di “tensioni” al cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte, il 28 giugno dello scorso anno – ha dichiarato l’eurodeputata Eleonora Forenza – . Il movimento No Tav non si fermerà di fronte a quest’ennesimo tentativo di criminalizzare il dissenso, legittimo e sacrosanto, della popolazione della Val di Susa. Come eurodeputata e come militante continuerò a stare al loro fianco».
«La nostra piena solidarietà ai No Tav – ha commentato Paolo Ferrero – oggetto oggi a Torino di varie misure cautelari. Questa giustizia a orologeria e che funziona con due pesi e due misure è intollerabile: stop alla repressione e alla criminalizzazione del dissenso contro un’opera inutile e dannosa. La mobilitazione della Val Susa non si arresta!».

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