Pubblicato il 14 apr 2016
di Fabio
Giusti
Cara Michela Costa, dopo aver letto il tua appello a boicottare il
referendum, invitando le persone ad non andare a votare mi è venuta voglia
anche a me di scrivere qualcosa.
Anch’io sono Geologo ed a differenza di te mi dichiaro
ambientalista , a me non fanno paura le desinenze , le – ista in fondo e non
penso che siano segno di fondamentalismo.
Pensa un po’ io
sono , oltre ad ambientalista, comunista, femminista, internazionalista,
ecosocialista. Quest’ultima forse ti mancava.
In piu sempre a differenza di Te ho lavorato, come
Geologo, sui pozzi petroliferi, sia in mare che in terra , sia in Basilicata che
in Adriatico, in Italia ed all’estero, per circa 12 anni. Tutti quei nomi di
giacimenti, da Angela, a Barbara, da Corleto Perticara a Pisticci a Viaggiano,
ebbene si li conosco tutti perche c’ho lavorato.
E’ vero la maggior parte dei pozzi in produzione
nell’Adriatico sono a Gas , ma l’oggetto del referendum non mi sembra faccia una
distinzione tra gas ed olio, non capisco questa puntualizzazione cosa c’entra
con la domanda referendaria. Il quesito chiede di abolire una frase all’interno
di un articolo dell’ultima legge di stabilità , per permettere a chi sta
estraendo di sapere che la sua concessione ha un limite e che non si ritenga il
padrone assoluto del suolo e sottosuolo ma che debba richiedere la Valutazione
ambientale. Forse non sai che attualmente siamo in contrasto con le leggi
Europee e precisamente con la Direttiva 94/22/CE ,recepita dall’Italia con d.lgs
n.625 del 25/11/1996 e che mantenendo tale norma si va incontro ad una procedura
di infrazione nei confronti dell’Italia. Forse dovresti informarti meglio , sui
report di GreenPeace o del WWF ad esempio.
Certo , come dici
Te, la vittoria del SI non bloccherà l’installazione di nuovi impianti di
ricerca o produzione al di fuori delle 12 miglia, ma sicuramente lo bloccherà
all’interno ed potrà fare da disincentivo anche per quelli oltre le 12 miglia,
un po’ come è successo negli ultimi mesi sia in Sicilia che in Adirato su
Ombrina dove le Compagnie petrolifere hanno rinunciato a nuove
perforazioni.
Poi , forse anche
qui non ti sei informata abbastanza, quando parli di fabbisogno energetico. Lo
sai che il gas estratto all’interno delle 12 miglia è poco meno del 3% del gas
necessario al fabbisogno nazionale e che il petrolio è solo lo 0,95%. Insomma
usando quello potremmo andare avanti si e no 6 mesi. Non c’è bisogno di andarlo
a cercare altrove basterebbe una politica di risparmio energetico funzionante.
In Italia l’energia prodotta dalle rinnovabili è gia al 38% e che il contributo
di energia elettrica alla produzione nazionale ,derivante da fonti rinnovabili
supera quella di origine fossile.
Un’altra cosa
veramente da populismo di bassa lega è dire che se non perforano gli Italiani,
scordandoti di dire o forse non sei informata che il gas o il petrolio estratto
anche se in acque italiane non è più dell’Italia ma è della Compagnia che lo
estrae, senza sapere che proprio nell’ultimo mese la Croazia e la Francia hanno
chiesto lo stop delle perforazioni in Adriatico e nel Mediterraneo. E poi i
posti di lavoro persi, ma dai, qui si vede che proprio non sai come funzionano
le perforazioni. Sulle piattaforme adriatiche, tralasciando il fatto che la
maggior parte sono compagnie di perforazione straniere con equipaggio non
Italiano, dove sono stato di Italiani saremo stati a dire tanto 15, mentre
sulle piattaforme di produzione , a parte il periodo delle prove generalmente
non rimane nessuno o pochissime persone. Se le piattaforme interessate da questo
referendum chiudessero il 18 aprile i posti di lavoro persi non penso che
supererebbero le 100/200 persone. Tenendo presente se vincesse il Si le prime
piattaforme a cui scade la concessione sarebbe tra 5 anni, tutto il
catastrofismo sui posti di lavoro mi sembra veramente esagerato.
Ma devo dire che
quello che di più mi ha spinto a scrivere questa lettere è quando si dice che il
referendum è illegittimo. Ma come , una forma di consultazione alla quale
possono partecipate tutte/i le/i Cittadine/i , dove possono una volta tanto
esprimere la propria opinione lo definisci illegittimo? Qui se c’è qualcosa di
illegittimo è il Governo, i mass.media suoi complici che non hanno permesso la
corretta informazione su cosa si va a votare. Meno male che oggi esiste internet
dove almeno una parte della popolazione riesce ad informarsi perché se si
aspettava la tribune elettorali di una volta si poteva morire di
vecchiaia.
Certo le trivellazioni, la ricerca petrolifera è
servita alla geologia per studiare il nostro sottosuolo, e la geologia è stata
sfruttata per le ricerche petrolifere .Molti geologi lavorano in quel campo
anche se sempre di meno, la mia ditta ha chiuso poco dopo gli anni 2000 cosi
come altre Ditte simili , e qui del referendum non c’era nemmeno il
sentore.
Come geologi dovremmo invece far capire che il nostro
lavoro è importante per molte altre cose, dalla pianificazione urbana, alla
salvaguardia e al ripristino ambientale, il nostro paese è sommerso da frane ,
alluvioni, abbiamo una cementificazione del territorio paurosa, tutte situazioni
che potrebbero essere evitate o ridotte se dei buoni geologi, e ce ne sono tanti
disoccupati, fossero interpellati su dove costruire o su come gestire le
risorse naturali ed ambientali. Forse dovresti scrivere una lettera su
questo.
Ok , Fabio va bene posso non essermi informata bene ma
non mi hai ancora detto perche devo votare Si, potresti pensare. Già veniamo al
punto.
Hai detto che non sei “ambientalista” ma hai molto a
cuore l’ambiente, già e chi non ce l’ha?
Quindi ti
dovresti essere accorta che il problema del clima è ormai il problema ecologico
principale e sul quale tutti gli Stati stanno discutendo come affrontare
l’innalzamento della temperatura avvenuta negli ultimi 150 anni, a partire
dall’industrializzazione. Per parlare in un linguaggio geologico,
nell’Antropocene. Non mi dire che sei una negazionista, cioè una che crede che
l’allarme sul clima sia tutto uno montatura, e che tutto questo allarmismo sia
fuoriluogo perche la terra ha sempre avuto dei cicli e cambiamenti climatici,
ome i periodi glaciali, e interglaciali, i Wurm, i Riss, i Mindel, che abbiamo
studiato.
Ci sono centinaia di scienziati che ormai hanno
stabilito che negli ultimi 150 la temperatura si è alzata almeno di 0,7°C e che
ormai siamo al limite di queglia soglia che è stata individuata di 2 °C oltre la
quale la sopravvivenza della nostra specie e delle altre è a rischio.
Anche la COP21 di dicembre 2015 , con i suoi limiti,
ha deciso che le emissioni di CO2 devono ridursi entro i prossimi 30/50 anni del
70% per evitare che in atmosfera si raggiungano quei 450ppm di CO2 eq. che
porterebbero al risultato che ho precedentemente detto.
Come vedi, come geologa, avresti dovuto aver presente
questi dati e trarre le conseguenze.
Questo
innalzamento della temperatura già oggi crea disastri ambientali, violente
tempesti e nubifragi, inondazioni, acidificazione del mare tanto per dirne
qualcuno e anche in Italia abbiamo esempi di come la natura è stata ridotta
dovuto anche in parte alle variazioni climatiche.
Il passaggio alle
fonti rinnovabili è necessario e non più rimandabile e la vittoria del Si nel
referendum, che non creerà disagi nell’approvvigionamento del nostro fabbisogno
energetico e né tanto meno disastri da un punto di vista lavorativo , è una
spinta perché il nostro Governo scelga la direzione di una uscita dal carbon
fossile per andare verso le rinnovabili.
Vedi come Geologa dovresti interrogarti, come mai Noi
geologi siamo così bistrattati che ormai è a rischio la stessa disciplina
universitaria. Forse su questo dovresti scrivere un’altra lettera.
A questa società del profitto , del consumo di tutto
e il più veloce possibile non importa in quale modo raggiungere il suo scopo
che è quello del guadagno, non certo quello di permettere a più persone
possibili di raggiungere un buon livelli di qualità della vita.
Io penso che sia necessario cercare di modificare
questo paese e per tutto questo che ti ho scritto ho fatto propaganda per
votare SI il 17 aprile ed invito anche te a riflettere bene e poi andare a
votare SI.
Fabio Giusti,
Geologo
Nessun commento:
Posta un commento