venerdì 4 marzo 2016

Sabato 12 marzo, Manifestazione contro la guerra a Ghedi

stop war

Il messaggio lanciato per una iniziativa nazionale contro la guerra da svolgersi il 12 marzo sta diffondendosi sempre più grazie al tam-tam della rete. A Brescia, uno dei punti caldi delle guerre italiane di questi decenni a causa della presenza dell’aeroporto militare di Ghedi, dove sono stipate decine di bombe atomiche, e da cui i caccia sono sempre pronti a partire, l’appello sta smuovendo organizzazioni sociali e partiti, che, con una certa fatica cercano di superare antiche divisioni e contrapposizioni per avviare una mobilitazione comune sulla parola d’ordine Fuori l’Italia dalla NATO e da tutti gli altri organismi guerrafondai ( UE – EUPOL e FRONTEX, MISSIONI ONU…).
Inoltre Brescia, o meglio Gardone Valtrompia, è sede di una delle maggiori ditte mondiali di produzione di “armi leggere”, la plurisecolare Beretta. Il percorso di mobilitazione contro la guerra, nel quale la federazione bresciana del Prc è sempre stata presente, è cominciato già con la nostra partecipazione alla manifestazione milanese del 16 gennaio. Da allora il lavoro di preparazione di momenti di lotta più ampi e condivisi non è mai cessato, ed ha trovato il momento di coagulo e di spinta nell’assemblea del 24 febbraio 2016, che si è tenuta presso la sala incontri annessa alla nostra sede. Già in una riunione precedente, anche per bypassare insidiose corse alla appropriazione politica di una protesta che dovrebbe essere corale, era stato deciso di ricorrere ad una sigla di riferimento il più inclusiva possibile, scontando anche una certa inevitabile indeterminatezza degli obiettivi politici o politicisti, e si era optato per la dizione di Donne e uominicontro leguerree su questa strada si è proceduto. Alla riunione, convocata appunto da “donne e uomini contro la guerra” erano presenti oltre 50 persone in rappresentanza di sindacati di base, forze politiche e associazioni, fra le quali hanno dichiarato la loro adesione: CUB, il sindacato è un’altra cosa- opposizione cgil, PRC, SEL, PCdI, Sinistra Anticapitalista, Ross@, PCL, Centro sociale 28 maggio, Associazione culturale islamica Muhammadiah di Brescia, Brescia solidale e libertaria, Comitato spontaneo contro le nocività, OPAL (Osservatorio permanente sulle armi leggere), Coordinamento Antirazzista e antifascista della Val Trompia, Movimento Non Violento, Comitato Antisfratti/Diritto alla casa, Eurostop, mentre altre realtà hanno appoggiato l’iniziativa ma per motivi di calendario non erano presenti.
Dopo un dibattito particolarmente ricco, le azioni immediate sono state fissate in un Flash-mob che si terrà il 5 marzo dalle ore 16.00 in Corso Zanardelli, nel pieno centro di Brescia, nei pressi del “Teatro Grande”, con convocazione dei giornalisti in preparazione della manifestazione del 12 marzo, e in un presidio-concerto che si terrà davanti all’ingresso principale della base di Ghedi, a partire dalle ore 14.00 di sabato 12 marzo, in concomitanza con la manifestazione nazionale.
Riteniamo che per i motivi evidenti indicati sopra, la manifestazione del 12 marzo a Brescia davanti alla base militare di Ghedi assuma un significato che va ben oltre i confini bresciani, ed assuma una rilevanza almeno regionale, o addirittura nazionale.
Quindi pensiamo che, contro ogni assuefazione al clima di guerra, che ogni giorno viene sempre più propagandato dai mass-media, dobbiamo darci una sferzata, dobbiamo ridare voce al sentimento ed alla richiesta di pace che rischia di restare soffocata sotto le “giustificazioni” della propaganda: dietro il grido di guerra si nasconde la volontà di schiacciare ancora di più le condizioni e le aspirazioni dei popoli, in primo luogo del nostro popolo.

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