24 Maggio 2016
Si
è riunito oggi a Roma il nuovo Comitato Nazionale ANPI: confermata la posizione
sui referendum e rilanciata la campagna firme.
Questo il documento approvato alla fine della riunione.
Il
Comitato nazionale dell'ANPI, vista la campagna condotta da alcuni organi di
stampa sulla cosiddetta spaccatura all'interno dell'ANPI per svalutare l'intera
Associazione; visti i tentativi, da varie parti, di provocare o intimidire l'ANPI
con dichiarazioni quanto meno improvvide mettendo perfino in dubbio la
rilevante eredità morale di cui è portatrice e il dovere statutario di
difendere la Costituzione da ogni stravolgimento;
ribadisce: che la decisione di
aderire alla Campagna referendaria per il NO è stata adottata dal Comitato
Nazionale del 21 gennaio u.s., con una netta e precisa maggioranza (venti voti
a favore e tre astensioni), che tale decisione è stata ribadita praticamente in
tutti i Congressi provinciali e sezionali dell'ANPI, con rarissime eccezioni;
che la conferma definitiva è venuta dall'inequivocabile voto conclusivo (con
solo tre astensioni) del Congresso sui documenti congressuali, compresa la
relazione generale del Presidente, analoga – nella sostanza – alle decisioni
precedenti; che è assolutamente lecito e normale che vi siano, all'ANPI, anche
opinioni dissenzienti, ma che il dissenso deve essere mantenuto nei limiti
della circolare del 5 marzo 2016, là dove afferma: «Abbiamo sempre affermato
che la nostra è un'Associazione pluralista, per cui è normale anche avere
opinioni diverse.
Altra
cosa, però, sono i comportamenti. Ovviamente, non sarà “punito” nessuno per
aver disobbedito, ma è lecito chiedere, pretendere, comportamenti che non
danneggino l'ANPI e che cerchino di conciliare il dovere di rispettare le
decisioni, con la libertà di opinione».
Decide:
- di intensificare la Campagna per il NO alla riforma del Senato e per il SÌ alla correzione di parti della Legge elettorale “Italicum” in tutti i luoghi in cui l'ANPI ha una sede, d'intesa con l'ARCI e con le altre Associazioni che hanno aderito ai Comitati per il NO alla Riforma del Senato e per la “correzione” della Legge elettorale, adottando tutte le misure necessarie perché la raccolta delle firme si concluda tempestivamente e con esito positivo, invitando tutti gli iscritti a dedicare ogni impegno affinché si realizzi un'ampia e completa informazione di tutti i cittadini, sulle ragioni del NO e sui contenuti della riforma in discussione;
- di intensificare la Campagna per il NO alla riforma del Senato e per il SÌ alla correzione di parti della Legge elettorale “Italicum” in tutti i luoghi in cui l'ANPI ha una sede, d'intesa con l'ARCI e con le altre Associazioni che hanno aderito ai Comitati per il NO alla Riforma del Senato e per la “correzione” della Legge elettorale, adottando tutte le misure necessarie perché la raccolta delle firme si concluda tempestivamente e con esito positivo, invitando tutti gli iscritti a dedicare ogni impegno affinché si realizzi un'ampia e completa informazione di tutti i cittadini, sulle ragioni del NO e sui contenuti della riforma in discussione;
-
di non accettare provocazioni e dunque di non intervenire in dibattiti e
polemiche che non riguardino i contenuti dei referendum;
- deplorando la inaccettabile campagna introdotta contro l'ANPI, perfino tentando discriminazioni fra i partigiani e respingendo altrettanto vergognosi avvicinamenti ad organizzazioni di stampo fascista; di invitare tutti, Governo, Partiti, Associazioni, cittadini, a mantenere la campagna referendaria nei confini della democrazia e della correttezza, dando assoluto ed esclusivo primato ai contenuti;
- deplorando la inaccettabile campagna introdotta contro l'ANPI, perfino tentando discriminazioni fra i partigiani e respingendo altrettanto vergognosi avvicinamenti ad organizzazioni di stampo fascista; di invitare tutti, Governo, Partiti, Associazioni, cittadini, a mantenere la campagna referendaria nei confini della democrazia e della correttezza, dando assoluto ed esclusivo primato ai contenuti;
-
invita la stampa a dar conto di tutte le posizioni, senza preferenze né
distinzioni ed, in particolare, radio e televisione ad aprire spazi adeguati
anche ai sostenitori del NO, come finora non è avvenuto;
-
richiama l'attenzione del Garante delle Comunicazioni a fare il possibile per
garantire che l'informazione – nella campagna referendaria – sia ampia ed
equilibrata, si abbassino i toni, si privilegino le discussioni, pacate e le
riflessioni informative. Il referendum è un diritto dei cittadini e delle
cittadine ed è uno strumento di democrazia: è necessario che tutti lo
rispettino e si adeguino alla necessità di consentire una piena conoscenza dei
reali problemi in discussione, senza prevaricazioni e senza l'uso di
dichiarazioni provocatorie ed offensive. L'ANPI tutta è impegnata a garantire
che questo importante esercizio di democrazia si svolga con estrema correttezza
e parità di condizioni, in modo che davvero la parola conclusiva spetti al
popolo.
Roma, 24 maggio 2016
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