giovedì 19 maggio 2016

Con la Palestina nel cuore


un incontro verbale, visivo, gustoso e tattile
condotto da Simona Cattoni e Antonella Prota Giurleo
  
MERCOLEDI’ 25 MAGGIO  2016
presso il Bem Viver in via Monti a Corsico

 La serata sarà  così organizzata:

h. 19,30 apericena a 7 euro ( è bene prenotare tel. 02 - 44 05 929)
. h.20,30  proiezione di immagini, esposizione dei libri d'artista realizzati dalle studentesse e dagli studenti dell’Università di Betlemme e di piccoli lavori di bimbe e di bimbi in un campo  profughi di Betlemme;   proiezione di un breve video di Mohamed Harb, artista di Gaza e presentazione di artigianato palestinese dalla bottega Justo Mondo.

. chiacchiere sul tema e interventi di persone che hanno avuto modo di conoscere direttamente la Palestina
. h. 22, 30 - 22,45 chiusura serata

Tra il 7 e il 19 marzo di quest’anno si è svolto, presso l’Università di Betlemme in collaborazione con Occhi Aperti, cooperativa di Scampia, un simposio di arte contemporanea, il primo simposio organizzato dalla Bethlehem University.

Quella di Betlemme è l’unica sede universitaria cattolica in Terrasanta, la prima registrata in Palestina nel 1973 e si ispira alla tradizione educativa e spirituale Lasalliana. L’università è frequentata per il 25% da cristiani e per il 75% da musulmani.
La proposta del simposio è stata fatta da Enrico Muller, presidente della cooperativa Occhi Aperti, a Peter Iorlano, docente e coordinatore dei valori dell’università, nel 2014.
Come a Scampia le artiste e gli artisti hanno lavorato a contatto con la popolazione studentesca. Samar Ghattas, Mohamed Harb e Ramzi Abu-sway, palestinesi Susanne Muller, tedesca, Titi Neacsu, rumeno, e Antonella Prota Giurleo, italiana, hanno potuto costruire, attraverso l’azione e la parola, relazioni tra loro e l’ambiente.

Dire “Palestina” è già un atto di condivisione e di sostegno rispetto all’esistenza di uno stato palestinese e alla resilienza della popolazione.
Il termine  sum?d  indica  la resistenza quotidiana contro l’occupazione; ha come simbolo il cactus o l´olivo,  piante che  crescono e vivono nonostante tutto. Sum?d è una forma di resilienza, una modalità non violenta per sopravvivere e resistere nella vita quotidiana preservando la cultura e l’identità palestinese. Sum?d consiste nel portare con sé la chiave della propria casa quando si è costretti ad abbandonarla;  sum?d si trova nella memoria collettiva e permette di far rivivere la memoria del Nakba.
La continua e illegale occupazione di spazi da parte dei coloni israeliani e dello stato di Israele ha prodotto una situazione di vita al limite dell’impossibile per la popolazione, soprattutto a Gaza.

Simona Cattoni presenterà l’iniziativa ed Antonella Prota Giurleo sintetizzerà, per le persone che vorranno intervenire, l’esperienza vissuta.



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