venerdì 29 gennaio 2016

BUCCINASCO: IL GIORNO DELLA MEMORIA SPORCATO DALL’IGNORANZA E DALLA STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA

Ufficio stampa del Comune di Buccinasco ( 28/01/2016)

Conoscere per ricordare, per non ripetere. Questo il titolo della serata di ieri all’Auditorium Fagnana, questo il significato del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata ogni anno il 27 gennaio in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Questo ogni anno l’impegno dell’Amministrazione di Buccinasco guidata da Giambattista Maiorano che ieri in mattinata ha incontrato una rappresentanza degli studenti della scuola media di via Emilia a cui, dopo la celebrazione istituzionale, lo stesso sindaco ha avuto modo di mostrare le foto da lui stesso scattate l’anno scorso a Mauthausen.

L’Amministrazione comunale quindi respinge l’accusa infamante comparsa oggi su un quotidiano nazionale (e ripetuta a caratteri cubitali nelle locandine esposte fuori dalle edicole) in cui si dice che il Comune dimentica gli ebrei nel Giorno della Memoria, riportando nell’articolo solo una minima parte del discorso pronunciato dal sindaco e omettendo in modo evidentemente strumentale tutta la prima parte dedicata alla Shoah degli ebrei e alla memoria di quel viaggio nei luoghi dello sterminio che lui stesso ha compiuto insieme a cittadini e studenti.
“Non c’è giustificazione alcuna per questa strumentalizzazione – afferma il sindaco Maiorano – non possiamo accettare che si sporchi con l’ignoranza il Giorno della Memoria, un appuntamento per noi fondamentale per non dimenticare le tragedie del passato, perché non si ripetano. Quest’anno, è vero, abbiamo dedicato la rassegna allo sterminio degli zingari e rivendico questa scelta perché sarebbe grave fingere l’inesistenza di quanti hanno dovuto condividere con gli ebrei la stessa sorte e le stesse sofferenze. È proprio questa la ragione che ci ha portato con l’A.N.P.I. a voler sottolineare in modo specifico un fatto, quello dei popoli rom e dei sinti, chiamati con disprezzo “zingari” dai razzisti di oggi, un evento niente affatto marginale nel perpetrarsi della violenza nazifascista, senza nulla togliere ad altre componenti quali i disabili, gli omosessuali, i comunisti, i tanti chierici e sacerdoti”.
Zingari ed ebrei, peraltro, sono stati inoltre affratellati dal nazismo e dal fascismo in un comune e terribile destino. Scrive la studiosa ebrea nata nella Russia Bianca Miriam Novitch, che ha dedicato anni allo studio del Porrajmos: “Oltre agli ebrei a agli zingari altri hanno conosciuto a migliaia le sofferenze dei campi. Ma degli altri uccidevano quelli che lottavano per la libertà o quelli che erano sospettati di essere rimasti fedeli alla loro patria. Degli ebrei hanno ucciso anche i neonati e i bimbi che le madri portavano ancora in grembo. Lo stesso destino toccò agli zigani, ed è in ciò che consiste il genocidio, secondo lo storico Billig: ‘Non si uccide l’uomo per ciò che fa, ma per ciò che è’. Ebrei e zigani furono uccisi per ciò che erano”.
“L’ignoranza che trasuda da questa polemica – dichiara l’Assessore David Arboit – appare cosi crassa da sembrare quasi incredibile. Vien da pensare che il punto sia ben altro, e non sia proprio la compassione per la Shoh ebraica, e che l’obiettivo di questa squallida strumentalizzazione delle vittime del fascismo e del nazismo sia politico: è iniziata la campagna elettorale per le amministrative 2017, pare ci sia da lanciare un gruppuscolo di vecchi politicanti in cerca di nuove glorie. Andate in rete e guardate pure. 18 sono i nomi noti degli ex politicanti locali, 8 sono i politici oggi in attività. Una bella media per una sola pagina facebook”.

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