mercoledì 20 gennaio 2016

Il Sindaco di Corsico non rispetta la dignità dei bambini.


E’ un Sindaco inadeguato :La critica politica ed il voler dimostrare di fare meglio di altri sta nelle prerogative degli amministratori; sta nella capacità di questi di risolvere problemi che magari altri, a loro soggettivo parere, non sono stati in grado di risolvere. Tuttavia, un amministratore serio, non dovrebbe applicare il concetto machiavellico “il fine giustifica i mezzi”: non è così che si amministra il bene comune; un amministratore serio deve tener conto delle dinamiche sociali affinché le proprie azioni non influiscano negativamente sui rapporti sociali del comune che amministra.

 
A Corsico, anche se il Sindaco si vanterà di aver recuperato crediti superiori a quelli dell’Amministrazione precedente, avrà di fatto condotto un’azione negativa nei confronti delle bambine e dei bambini del proprio Comune, cioè proprio contro quella parte di popolazione più indifesa. Il Sindaco ha condotto un’azione, quella di non erogare i pasti ai figli dei genitori morosi, che trasmette ai bambini un concetto culturale basato sulle disuguaglianze e sulla segregazione, un concetto educativo economicista per cui “chi ha i soldi può starci e chi non li ha deve essere emarginato”. In questo modo il Sindaco ha deliberatamente stravolto la nostra Costituzione basata sui principi dell’uguaglianza umana e sociale.

Il Sindaco di Corsico, contravvenendo a tutte le Convenzioni internazionali sui diritti dei minori a cui l’Italia ha aderito, ha inoltre inadempiuto ai propri obblighi istituzionali di tutela, anche e soprattutto dalle inadempienze o inadeguatezze della famiglia stessa del minore, siano esse morali, violente o di ordine economico; il Sindaco ha l’obbligo di garantire e agevolare i minori nel loro percorso evolutivo rimuovendo gli ostacoli di disuguaglianza sociale. Al contrario, il Sindaco di Corsico, ha scelto di mortificare i bambini; farli piangere; attribuire loro responsabilità che non hanno!

Siamo tutti ampiamente d’accordo che l’Italia dei furbi, degli evasori e dei corrotti, debba finire, soprattutto perché a farne le spese sono poi sempre i cittadini onesti; tuttavia,  è una questione che deve riguardare gli adulti, cioè quelli che hanno responsabilità dirette, cosa c’entrano i bambini? Il Sindaco di Corsico avrebbe dovuto perseguire dei metodi di recupero dei crediti che non coinvolgessero i bambini; far leva sui più piccoli per raggiungere i propri scopi amministrativi è inaccettabile!

Dobbiamo però purtroppo riscontrare che il Sindaco di Corsico e la sua Giunta non sono soli in questa battaglia contro la Scuola pubblica. Queste azioni trovano la loro legittimità in un contesto più ampio che vede nelle varie riforme della scuola un peggioramento delle condizioni degli studenti/scolari e del personale ATA e docente che ha determinato, per l’Italia, il dato negativo del più alto numero di dispersione e abbandono scolastico in Europa.

Assistiamo al costante disprezzo verso la scuola pubblica da parte di molti politici, di cui il sindaco di Corsico si fa interprete, che affonda le sue radici in una cultura che vorrebbe una scuola di elite e accessibile a pochi ricchi. Per questi signori i concetti di pari opportunità, uguaglianza, diritto allo studio, garanzia di ambienti scolastici dignitosi e sicuri, sono solo fastidiosi concetti da legare al passato.

Noi riteniamo invece che siano concetti fondamentali per dare un futuro al nostro Paese che ha sempre più bisogno di talenti che solo una scuola pubblica e plurale può offrire.

Proprio in una fase storica in cui i valori etici sono messi in crisi da un mondo di egoismi, di violenze, di ruberie e corruzioni, la politica, quella sana, dovrebbe tutelare e difendere i minori. Renderli in qualche modo partecipi degli errori degli adulti è la cosa più ingiusta che si possa fare, è il messaggio più negativo per la crescita delle ragazze e dei ragazzi.

Rifondazione Comunista e Collettivo Controvento condannano queste pratiche discriminatorie e ringraziano i dirigenti scolatici, le insegnanti e i genitori che con la loro solidarietà hanno cercato di limitare i danni di questa scelta scellerata. Condividono il pensiero della  dirigente scolastica dell’istituto Buonarroti "Più che di quello economico, ci interessa il recupero del credito emotivo".

Rifondazione Comunista Corsico  - Collettivo Controvento
Dicono  NO a queste pratiche!


 



Cicl in proprio Gennaio 2016



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