da
micromega
«Io sto con chi protesta contro la Tav, sto con i
"partigiani" della Valle che hanno scelto la democrazia e la difesa della salute
contro affari e cricche». Don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San
Benedetto al Porto, sta...dalla parte delle persone che «lottano per la
verità contro un'opera inutile, pericolosa e disastrosa». «Da quelle parti c'è
uno spirito di libertà - sottolinea all'Adnkronos il prete di strada - nelle
catacombe del convento dei frati di Susa c'era la sede del comitato di
Liberazione nazionale.
Questa è una vera e propria resistenza per il futuro
dell'ambiente e della democrazia». «In quella Valle hanno creato una rabbia, e
non sarà facile farla rientrare», rimarca don Gallo. Che punta il dito contro
chi condanna il Movimento, chiamando in causa Palazzo Chigi: «Perchè il governo
non ascolta i veri comitati della Val di Susa? Come si fa a non sentire la voce
del popolo e poi andare a Bruxelles a difendere questa cattedrale inutile
dell'alta velocità? Monti e i suoi ministri dovevano fare il punto con la
popolazione e gli esperti, e invece non hanno ascoltato nessuno. Il grido al
governo è forte: fate una tregua, e ascoltate i comitati». «Sono un antico
membro del comitato No Tav -aggiunge il sacerdote genovese - e sono convinto che
l'opera che si vuole realizzare contro la volontà popolare sia inutile. Lo
diceva già "l'Economist" a settembre 2011, senza dimenticare i 360 professori
universitari che da anni sostengono questa tesi». «Assurdo -ragiona don Gallo-
pensare a una spesa così alta per una cosa senza senso, quando da decenni
abbiamo i treni dei pendolari che non funzionano».
«Questa - ribadisce don Gallo - è perciò una
protesta emblematica anche perchè ha superato i confini del territorio: è una
rivolta nazionale delle coscienze contro un enorme sopruso. C'è chi non vuol
essere schiavo delle cattedrali nel deserto». Per il prete partigiano, «il vero
scontro oggi in atto in Italia è quello tra economia e democrazia». Don Gallo ne
ha anche per il partito di Bersani: «Come fa il Pd a sostenere che la Tav è
un'opera strategica? L'unica cosa su cui si compattano i democratici è l'alta
velocità. Si fa finta di non sentire ciò che dice la maggioranza dei sindaci
della Valle, che peraltro è del Partito democratico. È una vergogna - rincara la
dose - difendere un interesse che è tutto francese. A noi questa presunta grande
opera non importa». «Il fatto che nessuno voglia discutere, questa è violenza -
sostiene don Gallo - si vergogni chi parla di manifestanti violenti e tira fuori
pure le poesie di Pasolini. Non ce l'ho con il singolo poliziotto: la mia accusa
va alla scala di comando delle forze dell'ordine. Sono contro le violenze
vandaliche - sottolinea - ma non si può cancellare un movimento ventennale e una
coscienza democratica». «Ai violenti dico che occorre dialogare per non offrire
alibi al potere -sottolinea il prete di strada - ma anche i poliziotti non
devono istigare violenze. Andrò presto in Val di Susa -conclude don Gallo - la
bussola lì è la Costituzione. Il "laboratorio" del dissenso è nazionale, si sta
muovendo contro bande e affari. Il processo è iniziato e non si torna
indietro».
da micromega
4 Marzo 2012
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