lunedì 5 ottobre 2015

10 ottobre, 4^ giornata nazionale «Sfratti Zero»

10 ottobre, 4^ giornata nazionale «Sfratti Zero»

Pubblicato il 5 ott 2015

di Monica Sgherri -
10 ottobre 2015, 4^ giornata nazionale SFRATTI ZERO
Perdi il lavoro = Perdi la casa
La crisi economica non è finita e ce lo dimostra il continuo aumento delle sentenze di sfratto emesse: oltre 77mila sfratti esecutivi nel 2014 di cui ben l’89,3% sono sfratti per morosità. Dal 2008 al 2014 aumentano le sentenze di sfratto (+47.8%) e quelli eseguiti con la forza pubblica (+62%).
Il mal di casa non si limita più alle città metropolitane: il 51% degli sfratti esecutivi si concentra nelle città capoluogo di provincia e ben il 49% riguarda grandi e piccoli comuni. Le politiche del governo sono fallite producendo disastri.

Le false promesse del piano casa Lupi sono miseramente fallite. Il libero mercato ha fallito, i canoni non si sono abbassati mentre sono cresciute le disuguaglianze. La vendita/svendita del patrimonio pubblico ha prodotto un vero e proprio disastro, Regioni, Comuni e questure sono stati incapaci di gestire l’emergenza casa.
Gli sfratti non sono più una emergenza, sono ormai un problema strutturale del paese che investe regioni del nord e regioni del sud, città metropolitane e comuni medio-piccoli.
Per affermare il diritto alla casa
Per una nuova politica abitativa serve un vero piano casa: per incrementare l’offerta pubblica di abitazioni sociali, per affermare il passaggio da casa a casa sia per le famiglie sfrattate che per le famiglie collocate da anni nelle graduatorie comunali.
I soldi ci sono, vanno usati
Ricentralizzare 2,5 miliardi di euro di fondi gescal bloccati da anni presso le Regioni e riassegnarli per garantire il loro utilizzo. Mantenere la tassazione su case di lusso e ville e vincolaral all’edilizia sociale.
L’evasione delle locazioni è valutata 5 miliardi di euro, equivalenti a circa 950mila affitti in nero.
Usare il patrimonio pubblico non consumare nuovo suolo
281 miliardi è la valutazione dell’immenso patrimonio pubblico, demaniale civile e militare, inutilizzato o in disuso da recuperare a fini abitativi, e incentivarne forme di autorecupero.
40mila circa sono gli alloggi popolari inagibili e quindi non assegnati.
Sono necessari: immediati piani di recupero con tempi certi e veloce riassegnazione delle unità abitative.
Ripristibare la normativa di contrasto al canone nero
penalizzare il patrimonio sfitto.

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