In una lunga lettera aperta il bassista dei Pink Floyd ha espresso la propria critica nei confronti dei Bon Jovi per aver deciso di esibirsi a Tel Aviv .
Cari Jon Bon Jovi, David Bryan e Tico Torres,
In passato ho spesso scritto lettere dettagliate,
e qualche volta persuasive, ai colleghi dell’ambiente musicale, cercando di
incoraggiarli a non dare credito al governo di Israele e alle sue politiche di
apartheid con il rifiuto di esibirsi in Israele.
Avendo letto i commenti di Jon
nello Yediot Ahronoth della scorsa settimana, non mi sprecherò a scrivere
paralleli con l’apartheid in Sudafrica e la posizione morale sostenuta da alcuni
artisti in passato, e da molti adesso, nel corso delle lunghe decadi di
oppressione israeliana ai Palestinesi.
Il dato è tratto, siete convinti di suonare a Tel
Aviv il 3 Ottobre. Avete preso una posizione.
Siete spalla a spalla
Con il colonizzatore che ha bruciato il
bambino
Con il guidatore del bulldozer che ha fatto a pezzi Rachel Corrie
Con il soldato che ha sparato ai piedi del calciatore
Con il marinaio che ha bombardato i bambini in spiaggia
Con il cecchino che ha ucciso il bambino con la maglietta verde
E con quello che si è svuotato dentro una bambina di 13 anni
E il ministero della Giustizia che ha chiesto il genocidio
Con il guidatore del bulldozer che ha fatto a pezzi Rachel Corrie
Con il soldato che ha sparato ai piedi del calciatore
Con il marinaio che ha bombardato i bambini in spiaggia
Con il cecchino che ha ucciso il bambino con la maglietta verde
E con quello che si è svuotato dentro una bambina di 13 anni
E il ministero della Giustizia che ha chiesto il genocidio
Avevate una possibilità per mettervi
Sul lato della giustizia
Sul lato della giustizia
Con il pilota che si è rifiutato di bombardare i
campi profughi
Con l’adolescente che ha scelto otto anni di prigione invece dell’esercito
Con il prigioniero che ha fatto 266 giorni di digiuno fino alla libertà
Con il dotto che è stato respinto per aver salvato delle vite
Con il contadino che è stato accoltellato per marciare attraverso il muro
Con il bambino senza una gamba che cresce tra le macerie
E tutti i 550 che non cresceranno mai
Per colpa dei missili e dei carrarmati e delle munizioni che abbiamo mandato
Con l’adolescente che ha scelto otto anni di prigione invece dell’esercito
Con il prigioniero che ha fatto 266 giorni di digiuno fino alla libertà
Con il dotto che è stato respinto per aver salvato delle vite
Con il contadino che è stato accoltellato per marciare attraverso il muro
Con il bambino senza una gamba che cresce tra le macerie
E tutti i 550 che non cresceranno mai
Per colpa dei missili e dei carrarmati e delle munizioni che abbiamo mandato
I morti non possono ricordarvi i crimini che
avete ignorato. Ma, per timore di dimenticare, “Restare tra i silenziosi e gli
indifferenti è il peggior crimine di tutti”
Roger Waters
il testo originale della
Nessun commento:
Posta un commento