Dopo il corteo di 250 mila persone sabato a Berlino,
prosegue la settimana di mobilitazione con iniziative in tutta Italia ed
Europa. Si chiuderà con una manifestazione a Bruxelles e un flash mob a Roma
ROMA, 12 OTTOBRE 2015 - La settimana di
mobilitazione internazionale contro il TTIP e gli altri accordi di
liberalizzazione economica prosegue dopo lo stupefacente successo di sabato
scorso, quando 250 mila persone provenienti da tutta Europa hanno
sfilato per le strade di Berlino.
Durante il week end cittadini e
organizzazioni hanno organizzato altre manifestazioni di protesta in diverse
città europee: migliaia di dimostranti sono scesi in piazza ad Amsterdam, ma
raduni delocalizzati si sono svolti anche a Londra, in Lussemburgo e a Milano.
Nel capoluogo lombardo, centinaia di persone hanno manifestato alla Darsena,
liberando nel cielo una mongolfiera con lo slogan “Stop TTIP”.
Fino a sabato gli attivisti presidieranno centinaia di
città europee, decine in Italia. I momenti cruciali saranno due: il tweetstorm
internazionale in occasione del Consiglio europeo di giovedì
15 ottobre e la giornata di chiusura, sabato 17 ottobre,
quando nel pomeriggio a Bruxelles si raduneranno tutte le reti internazionali
in un presidio contro il Trattato transatlantico (TTIP), quello fra Ue e
Canada (CETA) e l’accordo TiSA per la liberalizzazione
dei servizi. Una data dalla grande importanza simbolica, in quanto giornata
mondiale della lotta contro la povertà. L’Italia parteciperà con un flashmob
a Roma, nei pressi dei Fori Imperiali, che coinvolgerà diverse
organizzazioni.
«Siamo solo all’inizio – dichiara Monica Di
Sisto, portavoce della campagna Stop TTIP Italia – La straordinaria
risposta dell’opinione pubblica dimostra che le politiche di austerità e
liberalizzazione sfrenata predilette dall’Unione europea sono al capolinea. Le
persone chiedono una completa inversione di rotta e una reale trasparenza sui
contenuti del TTIP, un accordo dai potenziali effetti catastrofici sulle nostre
piccole e medie imprese, gli standard alimentari e i servizi pubblici».
«La mobilitazione di Berlino – aggiunge Marco
Bersani, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia – dimostra che
un’altra Europa è scesa in campo: quella dei diritti, dei beni comuni, della
democrazia. Le grandi lobby vogliono consegnare l’intera vita delle persone
agli interessi finanziari, saranno le mobilitazioni sociali a impedirglielo».
«La grande crescita delle mobilitazioni è frutto del
costante lavoro delle campagne Stop TTIP di tutto il continente – afferma Elena
Mazzoni, coordinatrice della Campagna Stop TTIP Italia – Lo dimostrano
i 3,2 milioni di firme consegnati il 7 ottobre alla
Commissione europea. Nonostante il silenzio della maggior parte dei media
italiani, anche nel nostro Paese i rischi del trattato hanno fatto breccia
nell’opinione pubblica e nelle amministrazioni locali. Il governo non potrà
evitare il confronto pubblico ancora per molto. Il tweetstorm di giovedì 15 in
occasione del Consiglio europeo e l’evento in programma a Roma sabato 17
serviranno a ribadire con forza che le nostre istanze non possono essere
ignorate».
Campagna Stop TTIP Italia
Contatti
Il
sito: www.stop-ttip-italia.net
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