Giornata transnazionale per i diritti dei migranti
Presidio manifestazione dalle ore 18 - 20
P.za Duca d'Aosta - Stazione Centrale - MI
APPELLO: contro i confini e le
precarizzazioni
L’Europa è governata da uno stato d’emergenza
permanente; controlli ai confini filtrano gli ingressi dei migranti che
arrivano adottando criteri sempre più restrittivi, in maniera sempre più
discriminata.
Lo stato di emergenza istituzionale e sociale è parte
integrante dell’austerity europea e del governo della mobilità.
Migranti, rifugiati, così come precari, operai e
disoccupati vivono in uno stato di profonda crisi sociale: i diritti
sono brutalmente sotto attacco, il welfare viene smantellato e i confini sono
usati come strumenti di esclusione e/o di inclusione selettiva e di
sfruttamento.
In Europa appare evidente un «NOI» e un «LORO», tra
coloro che sono sfruttati e coloro che sfruttano, tra coloro che si muovono per
cercare una vita migliore e coloro che organizzano muri, barriere e confini
Uno «stato d’emergenza» a cui vogliamo
porre fine
Il regime dei confini non è solo un problema dei
migranti, ma colpisce tutti noi. Attraverso la mobilità i migranti
rifiutano sia la guerra sia lo sfruttamento, e sfidano le misure di austerity,
la precarizzazione e il razzismo istituzionale.
Oggi tutti coloro che vivono in Europa stanno facendo
esperienza di ciò che il lavoro migrante significa: la cittadinanza non
garantisce più diritti sociali, non garantisce più un salario decente, il
lavoro non garantisce una vita migliore.
Questo rende la lotta intorno al lavoro migrante
politicamente centrale per tutte e per tutti.
Se vogliamo porre fine a questo stato di emergenza,
dobbiamo trasformare l’incredibile solidarietà manifestata in tutta Europa
negli ultimi mesi dai movimenti verso i migranti, in connessioni politiche
concrete tra le diverse condizioni di lavoro e di vita.
Dobbiamo riconoscere che le politiche di accoglienza
riguardano la casa, la salute, i salari e il reddito di tutti i lavoratori e di
tutte le lavoratrici.
Facciamo appello a tutti i lavoratori e le lavoratrici
precarie, ai migranti e ai rifugiati, agli attivisti, ai collettivi e ai
sindacati affinché rendano il 1° Marzo 2016 una giornata di azioni coordinate,
con l’obiettivo di interrompere la produzione e la riproduzione dello stato di
emergenza, delle «paure», dell'indifferenza e del razzismo.
Che il 1° Marzo sia il giorno in cui prendiamo una
posizione chiara contro il governo della mobilità che produce precarietà per
tutti.
Che il 1° sia il giorno in cui costruire un ampio
fronte sociale per avere la forza di abbattere i muri e lottare per
l’universalità dei diritti.
-----------------------
Prime adesioni:
Milano Senza Frontiere - Ri-Make - S.O.Y. Mendel -
Sial Cobas - S.P.A. Leoncavallo - Comitato Milanese Acqua pubblica - Rete
Scuole Senza Permesso - RiMaflow - Assoc. per i diritti umani -
Rifondazione Comunista-Milano - No Muos Milano -
Nessun commento:
Posta un commento