Comunicato
stampa
Ghedi l’8 novembre 2014, con concentramento alle
ore 14.30
in piazza Roma e invita tutti a
partecipare.
Manifestazione
contro la guerra a
Ghedi, PATTA (Prc Lombardia): “Adesione convinta del
PRC”
La globalizzazione
era stata presentata come l’annuncio radioso di un mondo di pace, senza
frontiere e limiti alla libertà di muoversi e comunicare, la realizzazione
delle “magnifiche sorti e progressive” per tutta
l’umanità.
L’ascesa di nuovi
paesi che ha ridisegnato gli equilibri economici del pianeta, avrebbe potuto
aprire la strada a un mondo di pace, multipolare, governato da organismi
internazionali democraticamente eletti.
Invece gli Usa e le
potenze occidentali loro alleate hanno scelto il rilancio e l’espansione della
Nato come gendarme mondiale funzionale al rafforzamento di un blocco economico e
militare occidentale contrapposto e in competizione col resto del
mondo.
La corsa al riarmo,
i fronti di guerra aperti in medio oriente, in nord Africa e Ucraina sono parte
di un’escalation globale, del risorgere delle politiche di potenza miste a
pulsioni neocoloniali, di una preoccupante tendenza alla guerra, come risposta
alla crisi della globalizzazione neoliberista.
Particolarmente
preoccupante l’avventura guerrafondaia ucraina in cui è stata “trascinata”
l’Europa, perché interna a un disegno di scontro economico e militare nei
confronti della Russia, che ripropone, nel vecchio continente, divisioni,
tensioni e paure che si sperava di aver superato
definitivamente.
L’Italia e l’Europa
potrebbero fare molto per contrastare la tragica precipitazione di questi
scenari, uscendo in primo luogo dai fronti di guerra in cui sono impegnate,
scegliendo la via della pace e contrastando la logica del ricorso alla guerra e
alle armi come mezzo per uscire dalla crisi riaffermando un impossibile
ritorno al dominio imperiale sul mondo.
Noi da tempo siamo
impegnati insieme a tutti i movimenti per la pace a contrastare la produzione,
la commercializzazione, lo stoccaggio di tutte le armi, specie quelle di
distruzione di massa e chiediamo la chiusura di tutte le basi militari NATO e
USA.
Il problema ci
riguarda in modo particolare in Lombardia, dove la Lega Nord potrebbe, attraverso il
Presidente
Maroni, che ne ha i poteri, avviare iniziative concrete per
la chiusura e lo smantellamento delle testate nucleari di Ghedi e Solbiate
Olona. Senza di ciò i proclami “antiamericani” di Salvini sono solo sparate
demagogiche.
Oggi è, non solo
giusto, ma urgente e necessario, l’impegno di tutti per contrastare con forza
la partecipazione dell’Europa e dell’Italia alle avventure militari in nome di
relazioni internazionali improntate alla convivenza pacifica tra i
popoli.
Il
Prc parteciperà dunque, condividendone
pienamente le parole d’ordine, alla manifestazione, promossa da associazioni e
forze politiche, che si terrà a Ghedi l’8 novembre 2014, con concentramento alle
ore 14.30
in piazza Roma e invita tutti a
partecipare.
Antonello
Patta,
Segretario regionale
Prc
--
Partito della
Rifondazione
Comunista
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