mercoledì 23 settembre 2015

Abrogare la riforma Fornero, per chi è al lavoro e per i giovani

Pubblicato il 22 set 2015

di Roberta Fantozzi -

Sosteniamo la mobilitazione dei sindacati affinchè il governo metta in campo immediatamente la settima salvaguardia per gli esodati e la proroga di opzione donna, e affinchè nella prossima legge di stabilità sia rimessa in discussione tutta la controriforma Fornero.
I danni che la controriforma delle pensioni ha provocato e continua a provocare sono gravissimi, come abbiamo denunciato da subito e come emerge sempre di più.  L’innalzamento fino a oltre sei anni dell’età per la pensione, è insostenibile per chi è al lavoro e lo è altrettanto per le giovani generazioni: solo nell’ultimo anno ci sono 230.000 occupati in meno tra 15 e 44 anni a fronte dell’aumento fortissimo degli ultracinquantenni. Sarebbe inaccettabile che la possibilità di andare in pensione prima delle scadenze folli previste dalla Fornero venisse però scaricata sui lavoratori riducendo pensioni già basse, come pare voler fare il governo.  Va sempre ricordato come il saldo tra i contibuti versati e le pensioni erogate, togliendo le prestazioni assistenziali e le tasse pagate dai pensionati che rientrano nelle casse dello stato, è in attivo stabilmente dal 1998 e che nel 2013 questo attivo è stato di 21 miliardi. Non possono pagare sempre gli stessi. Questo sarebbe ancora più inaccettabile nel momento in cui Renzi si appresta a tagliare le tasse ai ricchi, violando ogni principio di giustizia sociale.

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