Pubblicato il 11 set 2015Pubblichiamo l’appello dei compagni dell’Ufficio Esteri dell’HDP (Partito Democratico del Popolo) sulla gravissima offensiva scatenata dal governo dell’AKP di Erdogan contro le organizzazioni e il popolo curdo.La Turchia sta sempre più scivolando nella guerra civile. La politica della violenza si è intensificata dopo le elezioni politiche del 7 giugno guidate dal governo provvisorio dell’AKP. Oggi, il processo di pace e di negoziazione tra il PKK e lo stato turco è bloccato e la guerra è iniziata di nuovo.
Solamente nell’ultimo mese, gravi scontri hanno avuto luogo in
molte città curde, come Silopi, Lice, Semdinli, Silvan, Yüksekova e Cizre dove
la popolazione civile è stata presa di mira dalle forze governative. Decine di
civili, guerriglieri e membri delle forze di sicurezza governative sono morti
negli scontri successivi.
Dal 24 luglio, il governo ad interim di AKP non sta attaccando
l’ISIS, come dichiara di star facendo, ma le montagne Qandil nel territorio del
governo regionale del Kurdistan, così come i curdi, le forze democratiche, i
politici democratici, i civili, le donne e l’opposizione nel suo complesso in
Turchia.
Lo Stato Turco e il governo ad interim dell’AKP stanno
attuando tutti i tipi di misure oppressive come proibire l’ingresso e l’uscita
dalla città curde contro cui lanciano le operazioni militari, tagliare tutte le
comunicazioni comprese le linee telefoniche e internet, bloccare la stampa e gli
osservatori per impedire che la verità su ciò che sta accadendo sul terreno
possa raggiungere l’attenzione del pubblico nazionale e internazionale.
Il coprifuoco è in vigore nella provincia di Cizre dalla
scorsa settimana durante la quale sono stati uccisi 21 civili. La provincia di
Cizre è stata posta sotto assedio da giorni e vi è grave penuria di cibo, acqua,
accesso ai servizi sanitari di base, trattamento preventivo dei feriti, e
sepoltura di coloro che sono stati uccisi dalle forze di sicurezza governative.
Gravi preoccupazioni per quanto riguarda i timori di massacri di civili in Cizre
sono state espresse dai membri eletti del Parlamento e da organizzazioni della
società civile.
In questa situazione molto violenta, l’HDP è stato anche preso
di mira dai portavoce dell’AKP e dai mass media pro-AKP. Quasi ogni giorno, i
nostri funzionari di partito e soprattutto i nostri co-presidenti sono stati
bersaglio di questa gente “nazionalista e patriottica”. Molte dichiarazioni dei
funzionari dell’AKP contengono un invito alla guerra contro HDP. Come risultato
di questi discorsi violenti da parte dell’AKP, molte delle nostre sedi in
diverse città sono state attaccate da bande di aderenti a gruppi razzisti e
fascisti. L’8 settembre, hanno attaccato la nostra sede centrale ad Ankara,
appiccando fuoco all’edificio. In particolare i nostri archivi e i nostri
registri di partito sono stati presi di mira. Nessuno è rimasto ferito durante
l’attacco, ma il nostro quartier generale è ormai gravemente danneggiato e non
disponibile per l’uso. Fino ad oggi, oltre 128 sedi del partito in tutto il
paese sono state attaccate. Inoltre, la polizia e le altre forze di sicurezza
governative non hanno fatto il loro lavoro per prevenire gli attacchi.
Ancora una volta vogliamo sottolineare che l’HDP non è
coinvolto in queste politiche orientate alla violenza e alla guerra. Come HDP,
non abbiamo preso parte in alcun processo decisionale in direzione della guerra.
Al contrario, stiamo cercando di spingere sia il PKK che lo Stato Turco a porre
fine a questo conflitto armato. Dovrebbe essere noto che è l’AKP che insiste su
questa politica di guerra e sull’attuazione di pratiche anti-democratiche in
tutto il paese.
Per contrastare questi sviluppi negativi, chiediamo la
solidarietà e il sostegno di tutta la comunità internazionale, delle
organizzazioni della società civile e dei media internazionali per un immediato
cessate il fuoco e l’inizio dei colloqui di pace. Il nostro invito è anche per
un’azione urgente contro la crescente violenza, la violazione dei diritti umani
e delle pratiche e delle misure antidemocratiche nelle città curde, nonché nelle
città nelle regioni occidentali del paese.
Ora più che mai abbiamo bisogno del sostegno del pubblico
internazionale, al fine di conseguire la realizzazione di una pace duratura in
Medio Oriente, in Turchia e in Kurdistan.
In questo contesto, invitiamo tutti i nostri amici, partiti
politici, associazioni, reti, organizzazioni della società civile e tutte le
forze amanti della pace di agire in nostra solidarietà.
Facciamo appello a tutte le istituzioni e a tutte le forze
internazionali democratiche perché prendano misure concrete contro le azioni
violente e anti democratiche che il governo Turco sta compiendo contro il
proprio popolo.
Commissione Esteri di HDP
………………..
Ricordiamo che Erdogan sarà lunedì
14 settembre a Milano per l’Expo e che è stata indetta una manifestazione di
solidarietà col popolo curdo con concentramento alle ore 18,30 in Piazza San
Babila
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