Presumibilmente nel 2016 si
avvieranno dei lavori di perforazione per pozzi di ricerca di gas metano.
Questo accadrà nel comune di Zibido S. Giacomo confinante con il nostro comune.
La ricerca di gas metano e altre
fonti energetiche derivate da fossili è consentita dalla legge “sblocca
Italia”. Le attività di ricerca e di perforazione possono iniziare
indipendentemente dai pareri degli enti locali e dei cittadini che abitano nei luoghi in cui sono previste tali
attività.
Tutto ciò è giustificato dal
fatto di rendere il Paese meno dipendente nell’approvvigionamento di fonti
energetiche .
Ma allora perché non si condivide
questa scelta ?
- Prima di tutto vogliamo che siano i cittadini a decidere sul loro futuro e non siano soggetti a imposizioni della Regione e dello Stato senza possibilità di essere informati e di poter esercitare un loro diritto. Rispetto a questi argomenti riteniamo necessaria che siano avviate delle consultazioni popolari.
- Perché, come già sempre si è verificato, queste ricerche servono solo ai profitti delle aziende distributrici di prodotti energetici e non danno nessun beneficio ai cittadini .
- Perché ci sono probabili rischi di inquinamento delle falde acquifere
- Perché si sceglie di insistere nell’investimento su ricerche di approvvigionamento di prodotti energetici provenienti dal sottosuolo e non si sceglie di investire su sistemi produzioni energetiche come l’eolico e il solare .
Detto questo si aggiunge anche il
fatto che :
Questi esperimenti si svolgono nel cuore della pianura
padana la quale è parte di quel 11% di territorio mondiale destinato alla
produzione agricola e riserva idrica di acqua potabile. In particolare la
Pianura Padana ha la singolarità di un terreno caratterizzato da una fertilità
di altissimo rendimento. Quindi essendo l’Italia non solo dipendente rispetto
al fabbisogno energetico ma anche dal lato del fabbisogno alimentare riteniamo
sbagliato andare ad incidere con queste attività su zone agricole di pregio rischiando
di comprometterle. La riduzione della nostra produzione agricola è dovuta
principalmente al consumo di territorio agricolo per altri usi
(cementificazioni ad uso civile e industriale e impermeabilizzazioni con strade
) .
Non ci si vuole rendere conto che
la pianura padana è di per se un tesoro, una risorsa inestimabile che non va
compromessa in nessun modo per altri sfruttamenti se non quello della
produzione di cibo e di ossigeno attraverso le zone boschive come ad esempio
nel nostro parco sud.
Insomma riteniamo che la Pianura
padana ha già una sua vocazione agricola
importante per il vivere sociale
e non bisogna correre il rischio di compromettere questa vocazione rischiando
di peggiorare la vita delle persone con conseguenze negative dal punto di vista
sia economico che sociale ben maggiori dei (solo possibili) benefici
dell’estrazione del gas metano .
La scelta aspetta ai
cittadini
Rifondazione Comunista . Sud
Ovest
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