domenica 8 aprile 2012

Barbara Massa : perchè sono candidata a Consigliera Comunale


Ho deciso di candidarmi come consigliere Comunale alle prossime elezioni amministrative di Buccinasco nella lista unitaria di Verdi,  Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista a sostegno del candidato sindaco  Giambattista Maiorano.
 Lo faccio da cittadina, impegnata da sempre a comprendere e partecipare alla vita pubblica del mio paese e della mia citta’.
 Lo faccio come donna  con l’orgoglio e la consapevolezza della responsabilità di porre in luce tematiche e urgenze spesso dimenticate o ignorate da una politica monopolio e roccaforte degli uomini.
 Lo faccio come cittadina laica con  l’urgenza di restituire alla società civile, alla politica e alla nostra comunità, un’indipendenza culturale e sociale da quelle pressioni che ci inducono a riconoscere valori come etica e  moralità  solo all’interno di un contenitore “ecclesiastico/ religioso”.
Lo faccio come madre, con l’urgenza di spiegare ai miei figli, attraverso l’esempio, che la libertà, quella che ci hanno consegnato i padri costituenti, non è quella dilagante diffusione di violazione delle norme , quei piccoli gesti di quotidiana anarchia che oggi e da troppo tempo ormai ci concedono  lasciandoci impuniti  e non è quella libertà intesa come possibilità di fare i propri comodi ad libitum trascurando le regole, ignorando la libertà degli altri. Perché quella è la libertà dei servi, quella che i padroni concedono come valvola di sfogo per distogliere l’attenzione da problemi più seri e che, peggio ancora, eguaglia tutti nell’insolvenza davanti alla legge. Ma io sento l’urgenza e il dovere di  dimostrare, a chi ho il compito di educare,  che la libertà del cittadino consiste nel non essere sottoposti al potere arbitrario o enorme di un uomo o di alcuni uomini e che per questo ci vuole partecipazione, impegno costante, talvolta lotta, sempre capacità di indignarsi e rispetto delle regole.  “La libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione”.
 Lo faccio da moralista, e non mi vergogno di dirlo anche se oggi questa parola fa torcere il naso a molti, ma fortemente credo  che  il lungo lavoro, che l’esercizio della quotidiana moralità produce, possa essere di aiuto a rinvigorire il sistema immunitario della nostra democrazia contro la piaga dilagante della corruzione e l’illegalità perché è arrivato il momento di riaffermare la moralità delle regole  tra una politica che affonda e un populismo che di essa vuole liberarsi.
Mi occupo e mi sono lungamente occupata di scuola e dei giovani ed è di questo che vorrei continuare ad occuparmi  perché giovani , cultura e istruzione rimangono l’unico investimento serio ed efficace che può fare il nostro paese.
Credo che difendere la scuola pubblica oggi sia una priorità assoluta. Lo dico da madre e da cittadina.
Ho difeso e difenderò sempre la scuola pubblica e la nostra Costituzione che in essa la regolamenta e la difende.  Perché lo Stato ha in materia scolastica, prima di tutto una funzione normativa. Lo Stato deve porre la legislazione scolastica nei suoi principi generali. Poi, immediatamente, lo Stato ha una funzione di realizzazione . "La scuola è aperta a tutti. I capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti  degli studi”. Questo è l’articolo più importante della nostra Costituzione. Non si può non considerarne il  valore politico e sociale.  Abbiamo bisogno, sempre più, di spazi pubblici che favoriscano l’incontro tra persone diverse, che favoriscano il dialogo e l’ interscambio culturale. Le ragioni dell’importanza di una scuola pubblica oggi sono persino più importanti e strategiche  di quelle che portarono i costituenti ad attribuirle valore fondativo  e a renderla un’istituzione di cui la repubblica ha obbligo di curarsi. Se noi non lavoriamo per pretendere e difendere una scuola pubblica aperta a tutti ,ma continuiamo ad alimentare, ad esempio attraverso contributi pubblici vergognosi,  istituti privati , scuole di appartenenza cattoliche, mussulmane, leghiste, elitarie, noi  scivoleremo sempre più in un mondo in cui il riconoscimento reciproco è sempre più sostituito dall’esasperazione della propria identità, il confronto dalla distanza dell’altro.
Credo infine che a Buccinasco sia drammaticamente mancata in questi anni una seria ed efficace politica rivolta ai giovani e in particolare agli adolescenti. Credo fortemente nella necessità di creare sviluppare e promuovere centri e luoghi di aggregazione giovanile, luoghi in cui possa essere concretamente realizzato il desiderio, che nei giovani adolescenti è prioritario, di comunicare il proprio essere al mondo per poter essere quello che si è e non quello che si ha, indicando una direzione nella quale incamminarsi per recuperare una più umana dimensione del proprio e dell’altrui agio.
Uno dei problemi principali dei ragazzi è la comunicazione. La libertà di espressione intesa non come possibilità di dire tutto ciò che si vuole senza remore o filtri ma la possibilità di esprimere il proprio mondo interiore senza sentirsi nudi, fragili, vulnerabili,   la capacità di ascoltare  noi stessi e gli altri, sviluppando   sensibilità e  immaginazione così da migliorare la  capacità di lavorare collettivamente.  Credo che sia compito della politica e dell’Amministrazione Comunale proporre, suggerire, promuovere luoghi in cui si possa offrire a chi lo desidera, un modo diverso di stare insieme, educativo e al contempo divertente, un modo che suscita ben-essere e positività.  Numerose sono le associazioni attive sul territorio che se coordinate e sostenute potrebbero iniziare un lavoro prezioso per sostenere questa fetta di cittadinanza fino ad oggi trascurata.
Termino questa mia lunga presentazione con una generica considerazione.
Io mi occupo di teatro. In teatro la relazione è tutto. La relazione che l’attore instaura con il compagno sul palcoscenico,  con lo spazio che lo circonda, con gli oggetti che utilizza in scena, con il pubblico. La relazione è fondamentale per un attore perché è l’unica possibilità che ha di farsi cambiare, di creare un mutamento in se che lo renda agli occhi di chi lo guarda vivo, dinamico. Se mi faccio attraversare da ciò che mi circonda succederà sempre qualche cosa. Ma se mi chiudo, se non lascio che tutto ciò che mi sta attorno lasci un segno dentro di me io rimarrò sempre uguale a me stessa, ferma sulla mia posizione, immutata, statica,  “morta”. Ad un attore per far tutto questo è richiesto soprattutto il coraggio. Coraggio di farsi attraversare da qualcun altro o da qualcos’altro senza barriere ,senza difese, il coraggio di diventare qualche cosa che non sa ma che tuttavia accoglie. E in questo coraggio si cela  sempre una scoperta.
 Credo che nel nostro vivere quotidiano dovremmo imparare questo coraggio, imparare a farci attraversare dagli altri….come da una musica che improvvisamente nel silenzio suona e i piedi, senza volere, cominciano a danzare.
Barbara Massa


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