giovedì 9 ottobre 2014

Rifondazione Comunista aderisce alla giornata internazionale del 10 ottobre : Sfratti Zero


Aderiamo alla giornata internazionale "Sfratti Zero", che pone al centro il tema - fondamentale per la vita degli uomini e delle donne - del diritto all'abitare.
Le politiche neo-liberiste - che sono la causa della lunga crisi che stiamo attraversando, e non certo la cura - hanno peggiorato significativamente la situazione sociale globale anche su questo fronte: ad oggi, un miliardo di persone in tutto il mondo soffre attualmente per l’insicurezza abitativa causata da grandi investimenti del capitale finanziario ed immobiliare; da discriminazioni sociali, economiche e razziali; da guerre, disastri naturali.
Questo numero di senzatetto e mal alloggiati, anziché diminuire di 100 milioni entro il 2015 come stabilito dai Millennium Development Goals, è destinato a crescere di altri 700 milioni entro il 2020.
In Italia i governi che si sono succeduti in questi anni - da ultimo l'attuale esecutivo, retto da Matteo Renzi - hanno indebolito brutalmente e strutturalmente le politiche pubbliche per la casa, malgrado l'esplosione della questione abitativa. Basti pensare ai circa 80.000 sfratti emessi all'anno (fino a pochi anni fa erano 40.000) e al fatto che il 90% sia per morosità: 9 sfratti su 10 riguardano cioè nuclei familiari e singoli già vessati dalla crisi, dalla perdita del posto di lavoro, dalla disoccupazione e dal carovita, e che non sono più in grado di pagare l'affitto. Secondo stime recenti, sarebbero 800.000 i nuclei famigliari iscritti nelle graduatorie comunali dell'edilizia popolare e senza alcuna possibilità di trovare una risposta positiva.
Il governo Renzi ha sbandierato - qualche mese fa - il cosiddetto "Piano Casa" come un primo importante passo verso le cittadine e i cittadini: in realtà il governo, con tale Piano, intende dare un ulteriore impulso alla vendita ai privati degli alloggi popolari, attraverso aste pubbliche. Come se non bastasse ciò che è avvenuto nel passato: dal 1993 ad oggi è stato ceduto ai privati il 22% del patrimonio abitativo pubblico.
Perciò Renzi - sulla casa - propone le solite politiche: dalla parte dei proprietari e di coloro che campano sulle rendite.
NOI CHIEDIAMO:
- che finisca lo squallido tentativo da parte del governo di affrontare le tante lotte presenti nel nostro Paese per il diritto all'abitare con il manganello e con le manette. L'unica risposta da dare a chi chiede "sfratti zero" è una politica pubblica per la casa diversa e alternativa a ciò che è stato fino ad oggi;
- il blocco di tutti gli sfratti e su tutto il territorio nazionale. Va fermato il massacro sociale, di cui il governo Renzi è responsabile;
- va varato un Piano di incremento degli alloggi popolari (non il Piano casa di questo governo!!!) per rispondere alla domanda sociale inevasa, senza consumo di suolo, fondato sul recupero e sul riutilizzo del patrimonio immobiliare pubblico in disuso, a partire dal demanio civile e militare.


CAMBIARE LE POLITICHE PER LA CASA SI PUO'!!!
www.rifondazione.it

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