Giorgio Crepaldi
Dopo le dimissioni del Consiglio Comunale avvenute il 25
marzo 2011, si aperta in occasione delle Primarie a Buccinasco, la discussione
sul come affrontare il futuro per la nostra comunità.
Le opinioni a riguardo sono le più diversificate, si dice:
rinnoviamo la politica; facciamo
emergere le liste civiche; mandiamo a casa i “ vecchi politicanti” o
viceversa “ripeschiamo le vecchie figure”. Insomma si dice, si parla, …ma poi
seriamente chi fa ? .
Tutte queste opinioni in realtà non portano niente di
nuovo nella politica Buccinaschese. Ricordiamo quanto affermato da alcuni
consiglieri eletti nel 1994 i quali si dichiararono con orgoglio come
“imprestati alla politica” e che non era il loro scopo nella vita far
politica, ebbene sono stati incollati alla sedia in consiglio comunale
fino a quando qualcuno li ha costretti ad andarsene.
E le liste Civiche? Sono forse una novità ? niente
affatto ! prendiamo come esempio, ma lo stesso discorso vale per tutte le altre
liste civiche, la Lista “ Insieme per Buccinasco” e la Lista Lanati. Quando si
sono presentate hanno blaterato sul senso civico della Politica hanno affermato
di ritenersi al disopra dei patiti tradizionali e poi…. : dopo pochi mesi i
consiglieri eletti in queste liste ne decretano la fine e traslocano in altre
Liste di partiti ( PDL e Lega ), la stessa storia e accaduta anche a Corsico.
Ci chiediamo dove è finito l‘impegno che avevano assunto con i cittadini che
li avevano votati ?. Dove è finito quel senso del nuovo che infiammava
questi paladini del nuovo che avrebbero scardinato le misere politiche dei
partiti. Dove è finito?
Come si può ben vedere la differenza non la fanno i
partiti o le liste civiche, la differenza
è data dalla serietà di che si avvicina alla politica, di chi la intende
come un impegno civico, di chi la fa con una propria identità ideale con
coerenza e trasparenza.
Le iscritte e gli Iscritti di Rifondazione Comunista non
amano demandare la politica ai blog, credono ancora nell’impegno e nella
serietà verso i proprio elettori. Anche pagando a volte un prezzo molto alto,
prendono le distanze dall’atteggiamento in questi giorni diventato modello di
qualche ben pensante della politica e cioè : fare appelli all’unità e poi
essere fra i primi a pretendere che l’unità sia solo verso la propria
persona ; chiedere il rinnovo della
politica ed essere fra i primi a riciclarsi ; criticare i burocratismi e la
chiusura dei partiti e in alternativa
porsi come unico condottiero, come se non ne avessimo abbastanza delle
politiche Berlusconiane.
Ma veniamo ai fatti : nella campagna elettorale del 2007
per il rinnovo del Consiglio Comunale Rifondazione Comunista, si presenta con
la medesima sigla ed è rimasto l’unico partito che mantenuto lo stesso nome con
cui si era presentato agli elettori. Rifondazione Comunista in quella tornata
elettorale ha ottenuto due Consiglieri , il primo eletto è Stato Giorgio
Crepaldi ex Assessore della Giunta Carbonera e Grazia Albanesi già Consigliera
nella maggioranza di centrosinistra.
Entrambi da subito si sono dimessi con il solo scopo di un
ricambio e di consentire ad altri di farsi una esperienza di carattere
istituzionale, è stato così che nel ruolo di consiglieri sono subentrati Carlo Benedetti e Andrea Collini un giovane
ventenne ai primi approcci con la politica.
Come vedete senza riempirci la bocca di “vuote parole” e
sventolare teorie di ricambi lo abbiamo fatto. Credete forse che qualcun altro
lo ha fatto fra le persone rielette? Assolutamente No, nemmeno chi aveva
assunto impegni precisi di dimettersi , alla fine ha beffato tutti in virtù del
suo ego personale. Non vogliamo per
questo dire che siamo i migliori, non è questo il senso, vogliamo però
sostenere che l’etica della politica ha
bisogno per essere credibile di percorrere anche questa strada che non bisogna interpretare
il ruolo istituzionale come una professione.
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