Pubblicato il 20 gen 2015
Comunicato stampa di Paolo
Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra
Europea, e Roberta Fantozzi, responsabile Lavoro di
Rifondazione Comunista
«La bocciatura da parte della Corte
Costituzionale del referendum sulle pensioni è una cattiva notizia, che segue
l’affossamento attuato da Napolitano a fine 2012 del primo referendum promosso
sulla legge Fornero da parte di Rifondazione Comunista. Napolitano decise allora
– nonostante i nostri reiterati appelli – di sciogliere le Camere prima della
fine del 2012, facendo così decadere la possibilità di indire il referendum
sulla base delle firme raccolte.
Noi però non ci arrendiamo perché riteniamo che la legge Fornero sia una legge inaccettabile, tra le peggiori della storia della repubblica. Ha aumentato l’età per andare in pensione di oltre 6 anni, si accanisce contro le donne e gli uomini che lavorano, contro quelli che un lavoro l’hanno perso e non sanno come arrivare alla pensione, contro i giovani che vedono bloccato anche da quella legge l’accesso al lavoro mentre la disoccupazione giovanile è alle stelle, contro le donne che gravate dal lavoro riproduttivo non raggiungeranno mai i requisiti per la pensione anticipata.
Nell’auspicare che si modifichino le norme sulla presentazione dei referendum – in modo da avere il parere della consulta prima e non dopo la raccolta di firme – aspettiamo le motivazioni della sentenza, al fine di mettere in campo altre iniziative referendarie contro la legge Fornero non contestabili per errori nella predisposizione dei quesiti, come quella della Lega.
Chiediamo anzi sin d’ora a tutta la sinistra e alle organizzazioni sindacali di promuoverlo insieme e di costruire iniziative di lotta, sia a livello sociale che politico, contro questa orribile legge».
PAOLO FERRERO
ROBERTA FANTOZZI
ROBERTA FANTOZZI
20 gennaio 2015
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